ROMA – Presentata oggi, martedì 28 luglio, nella Sala del Mappamondo di Palazzo Montecitorio, la “Dichiarazione dei diritti in Internet” promossa dalla Camera dei deputati che, il 28 luglio 2014, ha istituito una Commissione di studio sui diritti e i doveri relativi nella Rete. Alla conferenza stampa hanno partecipato la presidente della Camera, Laura Boldrini, il professor Stefano Rodotà e altri membri della Commissione di studio che, nel corso di un anno, è stata impegnata in una serie di audizioni di associazioni, esperti e soggetti istituzionali, oltre che a una consultazione pubblica durata cinque mesi.
Per la prima volta in Italia è stata istituita in sede parlamentare una Commissione su questi temi, composta da deputati attivi sui temi dell’innovazione tecnologica e dei diritti fondamentali, studiosi ed esperti, operatori del settore e rappresentanti di associazioni.
L’iniziativa, che fa seguito ad alcuni incontri e seminari svolti proprio alla Camera dei deputati su questi argomenti, nasce anche in coincidenza con altre iniziative analoghe, assunte in questo ambito negli ultimi anni, con una recente accelerazione a livello internazionale. Tra queste, l’approvazione in Brasile della legge cosiddetta “Marco civil” nell’aprile 2014, le sentenze della Corte di giustizia dell’Unione Europea dell’8 aprile (Google-Spain) e del 13 maggio 2014 (Digital rights Ireland), la raccomandazione del Consiglio d’Europa, anch’essa del 16 aprile 2014 (sulla protezione dei diritti umani su Internet) e la sentenza della Corte Suprema Usa del 25 giugno 2014 (sulla privacy relativa ai telefoni cellulari). Tutto ciò si aggiunge alle molte iniziative provenienti dalla società civile che in questi ultimi anni si sono mosse nella direzione della elaborazione di specifici principi per il governo della rete. Il testo elaborato dalla Commissione, anche per la specificità di Internet, individua una serie di principi generali che abbracciano le diverse tematiche connesse all’uso della rete. Non intende invece costituire una forma di regolamentazione secondo il classico modello normativo.
L’8 ottobre 2014 la Commissione ha varato una prima bozza di dichiarazione dei diritti in Internet, i cui contenuti – sintetizzati in 14 articoli – sono stati sottoposti all’attenzione dei partecipanti alla riunione dei Parlamenti dei Paesi membri dell’Unione europea e del Parlamento europeo sui diritti fondamentali che si è tenuta presso la Camera il 13 e il 14 ottobre 2014 nel corso del Semestre di presidenza dell’Unione europea.
Il testo è stato poi sottoposto a una consultazione pubblica (dal 27 ottobre 2014 al 31 marzo 2015) per assicurare la partecipazione più larga possibile all’individuazione dei principi in esso contenuti. All’esito della consultazione pubblica e di un ciclo di audizioni di associazioni, esperti e soggetti istituzionali, i principi sono stati rielaborati e trasfusi in un nuovo testo della Carta dei diritti, che si propone come sintesi più avanzata delle diverse posizioni e sensibilità emerse. Durante la conferenza stampa, la presidente Boldrini ha annunciato anche quali saranno le prossime tappe. L’idea della “Carta” nasce dalla consapevolezza che considerare Internet uno dei vari media è riduttivo e improprio. Internet è molto di più: è una dimensione essenziale per il presente e il futuro delle nostre società; una dimensione diventata in poco tempo un immenso spazio di libertà, di crescita, di scambio e di conoscenza. Dichiarazione dei diritti in Internet
Presentata dalla presidente della Camera, Laura Boldrini, e da Stefano Rodotà