ATENE (Grecia) – È stato rilasciato dalle autorità il giornalista libanese di 65 anni arrestato la scorsa settimana sull’isola greca di Mykonos sulla base di un ordine d’arresto tedesco per il suo presunto coinvolgimento in due dirottamenti di aerei nel 1985 e 1987. Lo ha annunciato la polizia in un comunicato.
La nota precisa che il presunto pirata aereo, il cui fermo si basava su un mandato d’arresto internazionale emesso dalla giustizia tedesca, è in realtà un giornalista di spicco che non ha avuto alcun coinvolgimento nei crimini citati.
L’arresto è avvenuto la settimana scorsa quando gli agenti che controllavano i passaporti di una nave da crociera appena arrivata a Mykonos si sono resi conto che il nome, il cognome e l’età del cittadino libanese coincidevano con quelli di un uomo ricercato con un mandato d’arresto tedesco (il terrorista libanese di Hezbollah, Mohammed Ali Hammadi, ndr).
La polizia greca sostiene che l’uomo arrestato non ha alcun legame con il dirottatore ricercato e spiega che anche lo Stato libanese è intervenuto a suo nome con una lettera inviata all’ambasciata greca a Beirut.
Uno dei due sequestri attribuiti al ricercato è quello del volo 847 della compagnia aerea statunitense TWA, il 14 giugno 1985. Con 145 passeggeri e 8 membri dell’equipaggio, per lo più americani, l’aereo quel giorno partì dal Cairo con destinazione finale San Diego e scali programmati ad Atene, Roma, Boston e Los Angeles.
Poco dopo il decollo dall’aeroporto di Atene, due uomini armati, presunti terroristi di Hezbollah e della Jihad islamica, hanno dirottato l’aereo per arrivare a Beirut, dove chiesero il rilascio di oltre 700 libanesi e palestinesi imprigionati in Israele. Il sequestro di aereo e passeggeri durò fino al 30 giugno 1985, quando gli ultimi passeggeri furono rilasciati. Ci fu una vittima: un ufficiale americano del corpo dei marines che fu prima picchiato, poi ucciso con un colpo di pistola. (agi)
Ora è libero il cronista libanese arrestato in Grecia perché omonimo di un ricercato