L’azienda annuncia la fine del quotidiano cartaceo. Ast, Fnsi e Cdr non firmano

È ufficiale: Il Telegrafo chiuderà il 1 luglio

FIRENZE – La Società Poligrafici Editoriale ha annunciato ufficialmente la chiusura della testata cartacea de Il Telegrafo di Livorno, da lunedì primo luglio, al tavolo dell’unità di crisi della Regione Toscana, guidato da Gianfranco Simoncini, consigliere del presidente, Enrico Rossi, per il lavoro.
Ne dà notizia l’Assostampa Toscana, guidata da Sandro Bennucci, che sottolinea come Ast, Fnsi, e Comitato di redazione abbiano «stigmatizzato il mancato rispetto di accordi sindacali che prevedevano, in caso di chiusura de Il Telegrafo, il mantenimento della cronaca di Livorno de La Nazione, sia pure da un’altra sede, e con lo stesso organico redazionale».

Sandro Bennucci, presidente Ast

«La Poligrafici Editoriale – spiega l’Assostampa Toscana – ritiene superati gli accordi motivando il ragionamento con calcoli strettamente economici e di mercato: riduzione di copie vendute e non sufficienti inserzioni pubblicitarie. Per quanto riguarda i giornalisti che hanno finora lavorato all’edizione de Il Telegrafo, l’Azienda offre garanzie, a giudizio del sindacato piuttosto vaghe, di ricollocazione. Posto di lavoro sicuro per i due articoli 1, ma in redazioni e con mansioni da definire».
«Per i quattro articoli 12, – prosegue l’Assostampa – la situazione è questa: due resteranno a fare i corrispondenti dalle loro zone, mentre per gli altri due sarà avviato un periodo di sperimentazione assai fumoso. Stesso discorso per tutti i collaboratori (fra i quali due strutturali, che hanno avuto lunghi contratti a termine e ora si ritrovano nella primitiva veste di collaboratori esterni) ora senza garanzie, nè prospettive immediate».
«Per questa situazione d’incertezza – chiosa l’Asssostampa Toscana – sul futuro dei colleghi, Ast, Fnsi e Cdr non hanno ritenuto di firmare nemmeno un verbale d’incontro, richiamando la Poligrafici Editoriale al rispetto degli accordi sottoscritti in sede aziendale». (giornalistitalia.it)

REGIONE E COMUNE DI LIVORNO: «DECISIONE DA RIVEDERE»

Il Telegrafo è una testata storica e una voce importante del pluralismo informativo e per questo è necessario verificare ogni possibilità che consenta di rivedere la decisione di sospendere le pubblicazioni. È questo l’invito che le istituzioni, Regione Toscana e Comune di Livorno, hanno rivolto oggi ai rappresentanti della Poligrafici Editoriale al tavolo convocato sulla vertenza che coinvolge il quotidiano livornese dal consigliere del presidente Rossi per il lavoro, Gianfranco Simoncini.
All’incontro erano presenti anche il direttore del Telegrafo e La Nazione, Francesco Carrassi, il presidente dell’Ast, Sandro Bennucci, e rappresentanti della Fnsi.
Nei loro interventi i rappresentanti dell’azienda e il direttore hanno ribadito che non esistono al momento le condizioni, per situazione di bilancio e livello di diffusione, per tenere aperta la redazione, ma hanno comunicato l’intenzione di continuare a pubblicare il sito web. Hanno anche informato che nell’edizione di Grosseto della Nazione saranno dedicate quattro pagine all’informazione relativa alla Costa degli Etruschi, mentre le notizie livornesi troveranno spazio nelle pagine regionali e nazionali della Nazione.
Da parte loro Ast e Fnsi hanno richiamato, in particolare per la tutela dei lavoratori e per la loro eventuale ricollocazione, gli accordi sottoscritti al momento del lancio del giornale. Accordi che l’azienda, però, considera superati.
Su tutti questi temi il confronto proseguirà in sede sindacale, in un incontro che verrà concordato tra le parti. Il consigliere Simoncini, in questo senso, ha ribadito l’auspicio che si possa giungere ad un accordo che tenga insieme le ragioni di un’informazione autorevole e plurale e l’esigenza di salvaguardare tutte le risorse professionali che hanno sinora consentito la realizzazione del giornale: non solo i giornalisti con inquadramento contrattuale a tempo indeterminato, ma anche i collaboratori.

Regione Toscana e Comune di Livorno

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