CIVITAVECCHIA (Roma) – È siciliano il “Panettone senza confini 2021”. Lo hanno realizzato Giuseppe e Mauro Lo Faso, padre e figlio, titolari della pasticceria Delizia di Bolognetta, in provincia di Palermo. Su di loro il giudizio è stato unanime: il panettone numero 4 ha convinto sia gli esperti della giuria tecnica, presieduta dal “maestro dei maestri” Iginio Massari, sia i giornalisti che gli hanno assegnato anche il premio della critica.
La più importante manifestazione dedicata al lievitato per eccellenza, quest’anno, ha varcato i confini del nostro Paese grazie alla geniale intuizione di Fausto Morabito che, fedele al motto “bello e buono elevati ai massimi livelli”, l’ha organizzata sulla nave ammiraglia di Costa Crociere, emblema del design italiano e dell’innovazione sostenibile.
Una crociera di sette giorni a bordo della Costa Smeralda, affidata al comandante Paolo Benini, salpata e rientrata a Civitavecchia per il gran finale dopo aver fatto tappa a Savona, Marsiglia, Barcellona, Palma di Maiorca e Messina. Dal 13 al 19 novembre, infatti, sotto lo sguardo severo dei nomi più illustri della pasticceria italiana, si sono sfidati a colpi di gusto i venti finalisti promossi nella preselezione di Civitavecchia.
Un evento itinerante unico del settore, finalizzato a far conoscere, come in un viaggio, le diverse declinazioni del panettone, coinvolgendo i nomi più rappresentativi dell’arte pasticcera del nostro Paese: dal “maestro dei maestri” Iginio Massari, ai numeri uno di Francia e Spagna, Thierry Bamas e Paco Torreblanca, ad Achille Zoia, maestro degli impasti e “padre” del panettone moderno, a Riccardo Bellaera (corporate chef pastry & chef baker di Costa Crociere), Antonio Brizzi (corporate executive chef di Costa Crociere), Vittorio Santoro (presidente e direttore di Cast Alimenti), Davide Malizia (campione del mondo di zucchero artistico) e con il campione del mondo di gelateria Eugenio Morrone che ha messo d’accordo tutti con il suo delizioso gelato al panettone.
La giuria del “Premio della critica”, presieduta da Alessandra Sogni, era, invece, composta dai giornalisti Catia Acquesta, Marco But, Andreina de Tomassi e dalla tedesca Claudia Zaltenbach.
Giuseppe e Mauro Lo Faso hanno visto, così, premiare anche la loro costanza nel migliorare la qualità del loro panettone artigianale: erano, infatti, alla terza partecipazione al concorso dopo aver sfiorato per ben due volte la vittoria: il primo anno (secondo posto nella categoria tradizionale e terzo in quella del panettone ad un gusto) e nella quinta edizione (secondo posto nella categoria tradizionale).
Al secondo posto di “Panettone senza confini 2021” Damiano e Valentino Rizzo della pasticceria San Francesco di Spezzano della Sila, in provincia di Cosenza, che hanno preceduto Pompilio Giardino dell’omonimo panificio di Ariano Irpino in provincia di Avellino.
Il Premio del pubblico è andato, invece, a Flaminio Pasquale della pasticceria Mille dolcezze di Frattamaggiore (Napoli).
“Panettone senza confini” in crociera, oltre a esibire il meglio della pasticceria internazionale, ha rappresentato un’occasione unica per mettere a confronto le esperienze dei grandi maestri e dei giovani che credono in un’arte che nessuna tecnologia potrà mai completamente sostituire.
«L’importante – ha ricordato il numero uno francese Tierry Bamas – è che il dolce rappresenti un’emozione, susciti un ricordo emozionale dell’infanzia. Certo, la differenza la fanno la materia prima, la qualità e tecnologia, ma non saranno certo la forma e la vista a prevalere, ma il sapore».
Giudizio condiviso dal numero uno spagnolo e già campione d’Europa, Paco Torreblanca, autore di creazioni artistiche con lo zucchero che ricalcano i grandi maestri dell’arte pittorica e della scultura, a partire da Picasso e Michelangelo, ma soprattutto da Leonardo da Vinci, sue fonti di ispirazione. «È più importante il sapore dell’estetica», afferma Paco, ma è indubbio che la sua arte riesce a commuovere chi la osserva ancor prima dell’assaggio.
Sul panettone, poi, Torreblanca non ha dubbi e riesce a difenderlo ancor più dei colleghi italiani: «Ha un gusto unico e straordinario: è il dolce per eccellenza e va gustato tutto l’anno».
Poi ricorda: «Ho lavorato per tanti anni a Parigi, dove mi ero trasferito pensando che il miglior lievitato fosse la brioche. Poi ho assaggiato il panettone e le mie certezze sono crollate. Il panettone è unico e straordinario».
Achille Zoia, 85 anni e una lunghissima carriera (ha cominciato a 12 anni come garzone pulendo le sedie e il pavimento del negozio di pasticceria del padre, ex pugile), è considerato il padre del panettone moderno: «Se vuoi fare un dolce che piace a tutti, fai il panettone». E dall’alto della sua saggezza, alla domanda «qual è stata l’emozione più grande per un dolce?», ironicamente risponde: «Quando me l’hanno tirato addosso».
Dal “maestro dei maestri” Iginio Massari, arriva soprattutto una lezione di vita: «Non so se esiste la felicità. La vita è troppo breve, pertanto è la serenità quella che dobbiamo conquistare e garantirci.
Agli inizi della carriera mi affannavo ad andare sempre oltre, poi ho capito, grazie anche alla forza di andare avanti che mi ha sempre dato mia moglie, che invece di avere 1000 è meglio avere 100 e vivere con serenità».
Ai venti pasticcieri di questa «grande festa del mondo della pasticceria senza confini», Massari ha ricordato che «le esperienze sono le vitamine della vita. Senza concorrenti non c’è concorso e vince chi fa meno errori».
Su “Panettone senza confini”, Iginio Massari tributa un meritato elogio a Fausto Morabito: “Infaticabile e straordinario»; poi sottolinea che «non è stato solo un concorso di alta pasticceria, ma una testimonianza di vita, passione, professionalità, grande umanità. Perché la chiave del successo non sta nelle scorciatoie per raggiungere la vetta subito, ma nel lento e laborioso lavoro che, giorno dopo giorno, con momenti di gioia (pochi) e di delusione (tanti), consente di tirare fuori il genio che è in te facendone un fuoriclasse».
Calato il sipario sull’edizione numero 6, Fausto Morabito pensa già alla settima e chissà se, considerato lo straordinario successo riscosso al “Sanremo Theatre” della Costa Smeralda, il viaggio non proseguirà via mare anche nel 2022.
Di Fausto abbiamo detto tanto nell’intervista di giovedì scorso, ma a volte – come in questo caso – il tanto è sempre poco per definire un genio che, da solo, ha ideato, progettato, realizzato, lanciato, condotto e gestito impeccabilmente una manifestazione internazionale di altissimo livello sulla nave passeggeri più bella del mondo, con i più grandi maestri dell’arte pasticciera, per celebrare il dolce per eccellenza della tradizione italiana e internazionale: sua maestà il panettone. Chapeau. (giornalistitalia.it)
Carlo Parisi
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