ROMA – No alle riprese per cinema e tv con i droni sulle aree affollate ed una maggior importanza del ruolo del pilota: sono alcuni degli aggiornamenti delle regole per le “dronevisioni”, il nuovissimo mondo delle riprese per il cinema e il giornalismo fatte con i velivoli senza pilota.
Le novità in questo campo sono state presentate nella Roma Drone Conference, che ha dedicato una giornata negli spazi della Link Campus University per fare chiarezza nell’abusivismo sempre più diffuso nel settore, dai voli sui concerti fino all’ultima moda delle riprese di matrimoni.
Per venire incontro alle esigenze degli operatori e tutelare il settore con regole chiare, l’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) ha introdotto alcune variazioni al regolamento dell’uso dei droni, formalmente chiamati Apr (Aeromobili a pilotaggio remoto).
Tra le maggiori novità, vi è la nuova definizione degli scenari su cui si opera, bilanciati in base ai rischi verso persone e cose. Le principali novità riguardano i cosiddetti scenari misti, ossia la possibilità di volare nei pressi di aree affollate, ma solo sorvolando uno spazio delimitato e sicuro.
Il sorvolo delle aree frequentate da persone è consentito solo a droni “inoffensivi”, ossia senza spigoli e con velocità molto limitate. (Ansa)
È una delle novità introdotte dall’Enac: sulla folla solo aeromobili “inoffensivi”