Sorprende Marquez all’ultima curva e vince in Austria con la dedica al giornalista

Dovizioso, l’omaggio più bello a Luca Semprini

Andrea Dovizioso sul podio del Red Bull Ring in Spielberg in Austria (Foto Kerstin Joensson/Ansa/Ap) e Luca Semprini

SPIELBERG BEI KNITTELFELD (Austria) – Uno show all’ultima curva, Andrea Dovizioso sorprende Marc Marquez e si prende la scena in Austria. Il pilota forlivese della Ducati si rivela ancora una volta l’unico a poter insidiare in pista il campione del mondo della Honda: alla fine di una lotta curva su curva dall’inizio alla fine della gara, il centauro italiano la spunta togliendo allo spagnolo la soddisfazione di vedere praticamente già archiviato l’ennesimo titolo mondiale. Buona la gara di Valentino Rossi che è riuscito a chiudere al quarto posto dietro alla Yamaha non ufficiale del francese Fabio Quartararo, ma davanti alla Yamaha ufficiale del compagno di scuderia Maverick Vinales, quinto al traguardo.

Andrea Dovizioso supera Marc Marquez all’ultima curve del Red Bull Ring in Spielberg. (Foto Kerstin Joensson/Ansa/Ap)

Un trionfo e una gara splendida quella di Dovizioso che il pilota italiano, ora a 58 punti di distanza nel Mondiale da Marquez, ha voluto dedicare con una apposita “griffe” sul serbatoio della sua Desmosedici all’addetto stampa e giornalista Luca Semprini scomparso a Brno la scorsa settimana. “Anche per me – racconta Dovizioso – sembrava impossibile, era l’ultima curva ci dovevo provare e dovevo. Avevo una buona sensazione e mi sentivo a posto. In passato ci ho pensato un po’ troppo e questa volta ho fatto una cosa da pazzo. È la mia vittoria più bella”.

Andrea Dovizioso

Soddisfatto nonostante aver perso la gara sul più bello il campione del mondo Marquez: “Sono felice perché avevo commesso un grosso errore nella scelta della gomma posteriore. Dovi ha fatto un lavoro incredibile. Ma ad ogni modo sono in testa con 58 punti di distacco. Lui aveva più grip ed è andata così”.
Lo spagnolo, autore ieri di una pole spaziale, era il favorito d’obbligo della gara, però aveva avvertito che “un conto è fare un giro veloce, un conto è farne 28”. Contava probabilmente di scappare via, un piano che non gli è riuscito e alla fine Dovizioso gli ha strappato il trionfo su un circuito dove è finito sempre sul secondo gradino del podio.
Il forlivese, puntando tutto il lavoro sul passo gara, ha tratto il massimo vantaggio dalla sua strategia grazie alla strabiliante mossa finale. Anche Rossi gli ha fatto i complimenti: “Dovi – ha detto Valentino – è un campione perché ha vinto tante gare, gli manca il Mondiale. È la seconda forza del campionato. È grande, ma ha ancora tanti anni per vincere il Mondiale”, ha chiuso Rossi con una gran risata, in riferimento alla non più verde età del pilota Ducati, che ha compiuto 33 anni.

Valentino Rossi

Dall’alto dei suoi 40 anni, Rossi ha la saggezza di valutare nel modo giusto il quarto posto. “Se fossimo – ha sottolineato – partiti più avanti (era decimo in griglia, ndr) la gara poteva essere diversa. Sono riuscito a venire su veloce, è stata una bella gara. Per il podio ero vicino ma quelli davanti andavano più forte. Dobbiamo migliorare, faccio fatica a trovare l’extra grip con la morbida, però abbiamo fatto passi avanti nell’elettronica e in accelerazione”. (ansa)

 

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