SAN MARINO – Dopo l’esordio europeo, con la partecipazione, il 25 e 26 aprile scorsi a Sarajevo, all’assemblea generale dell’Efj, l’Unione Sammarinese Giornalisti e Fotoreporters si prepara al debutto mondiale. Dal 7 al 10 giugno, prossimi, infatti, la delegazione di San Marino sarà ad Angers, in Francia, per il 29° Congresso Mondiale della Stampa organizzato dalla Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj).
Una nuova, fondamentale, tappa dell’Usgi, che già in Bosnia Erzegovina è riuscita a conquistare la simpatia di venticinque delegati che hanno accordato il loro consenso al presidente Alberto Chezzi, non eletto nell’Esecutivo europeo, ma vivamente apprezzato dai colleghi europei per la caparbietà e la determinazione con cui, assieme al collega Pietro Masiello, ha tenuto a battesimo il debutto internazionale del Sindacato dei giornalisti sammarinesi.
“Non potevamo mancare – spiega Masiello a Giornalisti Italia – agli eventi che offrono alla categoria l’occasione di riflettere seriamente sui gravi problemi che attanagliano la professione, dalla libertà di stampa al diritto del lavoro, alla sicurezza dei giornalisti, ai nuovi media digitali ed alla lotta contro le campagne di odio e di propaganda che hanno luogo nei social network”.
“Nel continente europeo – ricorda Masiello – si sta verificando una crescente influenza politica sui media, in particolare nei media legati ai servizi pubblici, problematiche non a caso approfonditamente analizzate a Sarajevo dal rappresentante dell’Osce per la libertà dei mezzi di comunicazione, Dunja Mijatovic. E quanto il tema della sicurezza e dei diritti dei giornalisti sia estremamente attuale, lo testimonia il fatto che un giornalista palestinese Omar Nazzal, che stava per raggiungere l’assemblea dell’Efj,è stato arrestato dalle forze di polizia israeliane ad al-Karameh in Cisgiordania, mentre attraversava il confine tra Palestina e Giordania”.
L’Usgi di San Marino con la sua attiva partecipazione all’assemblea generale dell’Efj ha, insomma, “voluto testimoniare – sottolinea, dal canto suo, il presidente Alberto Chezzi – il proprio impegno, sia nel campo della garanzia delle tutele e dei diritti a quanti operano nel mondo dell’informazione, sia nel campo della libertà di stampa, come testimoniato nella battaglia sulla Legge sull’Editoria. Ragioni confermate più volte dalle numerose raccomandazioni che il Commissario Europeo per i diritti umani, Nils Muiznieks, ha espresso anche di recente, paventando i rischi legati ad un codice deontologico che se applicato senza modifiche sostanziali, rappresenterebbe un’indebita interferenza nei contenuti dei media”.
Ad Angers, dunque, vento nuovo per l’Ifj grazie anche all’entusiasmo ed alla determinazione dei giornalisti del Paese della libertà. Tra i più piccoli al mondo, ma con il fresco e grande entusiasmo di chi crede nei valori della libertà di stampa, del rispetto per la professione e della qualità dell’informazione. (giornalistitalia.it)
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