ROMA – L’agenzia di stampa australiana Australian Associated Press (AAP) chiuderà i battenti il 26 giugno prossimo, dopo 85 anni di attività, con la perdita di circa 500 posti di lavoro, di cui circa 180 giornalisti.
I suoi principali azionisti, la News Corp. Australia e la Nine Entertainment Company, hanno annunciato che la decisione è stata dettata da un declino del numero degli abbonati.
L’amministratore delegato Bruce Davidson ha detto che la decisione «ha poco a che vedere con la qualità, l’accuratezza, la velocità e il patrimonio della AAP accumulato nell’arco di molti, molti anni», spiegando che «l’attività non è più sostenibile a causa dell’aumento dei contenuti online gratuiti».
«Quando un editore così importante cessa le attività… la cosa è motivo di vera preoccupazione», ha detto in Parlamento il premier australiano Scott Morrison. E, parlando sempre in Parlamento, il leader dell’opposizione Anthony Albanese ha accusato la maggioranza di «lasciare un vuoto enorme in termini di copertura dell’informazione», sottolineando che «la democrazia non dovrebbe essere data per scontata». (ansa)
Fine dei lanci a giugno: a casa in 500, tra cui 180 giornalisti. “È colpa delle news gratuite”