NEW YORK (Usa) – Donald Trump contro il Washington Post. Il candidato repubblicano alla Casa Bianca ha annunciato la revoca dell’accredito ai giornalisti del quotidiano che stanno seguendo la sua campagna.
Motivo della decisione il titolo che il Post ha pubblicato ieri, “Donald Trump sembra collegare il presidente Obama alla strage di Orlando”, dopo le dichiarazioni del miliardario newyorchese sulla tragedia che si è consumata in Florida.
Sulla sua pagina Facebook, Trump ha definito “incredibilmente inaccurati” gli articoli del Post riguardanti la sua campagna e ha accusato il quotidiano di essere “falso e disonesto”. Ma al di là dell’episodio specifico, alla base della decisione c’è la dura polemica tra Trump e il miliardario Jeff Bezos, fondatore e numero uno di Amazon, nonché proprietario del Washington Post, accusato di utilizzare il quotidiano per i suoi interessi personali.
“Il Washington Post viene usato dai proprietari di Amazon come strumento di lobby politica per non pagare le tasse e non essere perseguiti per le tendenze monopolistiche che hanno portato alla distruzione dei negozi e dell’industria del commercio”, ha affermato la campagna di Trump in una nota di condanna.
Nell’articolo incriminato, il Post sulla propria edizione online dava conto dell’intervista rilasciata a Fox News da Trump dopo la strage di Orlando.
“Siamo guidati da un uomo che o non è duro abbastanza, o non è intelligente o ha qualcos’altro in mente”, aveva detto Trump riferendosi al presidente Obama. Il Post, per voce del direttore Marty Baron, ha replicato alla decisione di Trump definendola un attacco “ripudio del ruolo della stampa libera e indipendente”, annunciando che continuerà a seguire la campagna del candidato repubblicano. (Adnkronos)
Il candidato repubblicano alla Casa Bianca contro il quotidiano: “È falso e disonesto”