CASTROVILLARI (Cosenza) – Immagini che tirano fuori la bellezza, l’essenza, la realtà a volte nuda e cruda di un Paese, di un popolo che, nel tempo, ha saputo dimostrare al mondo la sua forza e la positività nel saper affrontare un quotidiano non sempre facile.
Il reportage “Axe Salvador – Appunti di viaggio dal cuore nero del Brasile”, realizzato dal giornalista reggino Domenico Grillone è indubbiamente un lavoro certosino di ricerca e studio su uno Stato nel nord-est del Paese sudamericano: Bahia.
La bravura indiscussa del cronista Grillone, attestata dai vari riconoscimenti e prestigiosi premi ricevuti in questi mesi, sia a livello nazionale che internazionale, sottolineano la scrupolosità di un reportage che, senza filtri, ha messo a nudo in soli 20 giorni di viaggio, le bellezze, ma anche le tante contraddizioni sociali, di Salvador de Bahia. Una full immersion tra suoni, immagini e musica raccontata dal giornalista calabrese che, catapulta gli spettatori per le strade di Salvador e nei luoghi più caratteristici.
«Sono un grande appassionato del Brasile, una terra – spiega Domenico Grillone a Giornalisti Italia – che amo e conosco da più di 20 anni. In questo reportage racconto il fascino e la grandezza di un popolo gioioso ma anche, mostro una situazione complessa dal punto sociale quella di Salvador, che parte da un dato ben preciso: il 37% degli schiavi neri deportati dall’Africa nelle Americhe furono condotti proprio in Brasile e la maggior parte di loro entrava in Sudamerica passando proprio da Bahia, dal suo porto per poi, essere condotti nelle piantagioni disseminate nell’intero Paese. Camminando per le strade della capitale bahiana, si coglie subito quel sincretismo culturale ma, soprattutto, religioso che ha fatto e fa di Bahia, una città davvero unica al mondo».
Grazie a bellissime immagini di centinaia di giovani che vivono quotidianamente la splendida Bahia, il cronista calabrese filma anche i progetti sociali realizzati grazie alla scuola Olodum che ha permesso di far diventare molti di questi ragazzi ottimi ballerini, coreografi, attori e musicisti.
Non a caso Giuseppe Panebianco, direttore artistico del “i-Fest International Film Festival” di Castrovillari, evento internazionale che propone con un attento sguardo verso il futuro il Cinema e le Nuove Tecnologie, afferma che «da questo documentario si evince che chi lo ha realizzato conosce ciò che sta raccontando e non lo fa da semplice turista ma, da chi conosce bene la realtà».
«In questo lavoro, – sottolinea Panebianco – c’è lo sguardo di chi è entrato nell’anima di quella particolare situazione e la sa raccontare pur essendo una cosa non semplice da fare. Siamo lieti di assegnare al giornalista Grillone, già vincitore del Premio come Miglior Doc, in collaborazione con il Centro Studi Cinematografici (una delle nove Associazioni nazionali del pubblico riconosciute dallo Stato fin dal 1966) anche il premio del Contest Orizzonti 2023 di i-Fest International Film Festival, in memoria di Elio Giralda, intellettuale raffinato e attento ai mutamenti nel mondo della comunicazione».
«Sono emozionato e felicissimo di ricevere riconoscimenti e stimati apprezzamenti per il mio reportage», è il commento di Domenico Grillone, che aggiunge: «E lo sono ancor di più, perché tra i premi, ne ho ricevuto uno proprio dalla mia terra, all’i-Fest International Film Festival di Castrovillari. In questo documentario racconto le radici di Salvador de Bahia che, insieme a Rio de Janeiro, è il luogo in cui, dal 1500 in poi, sono arrivati milioni di schiavi africani ed è, quindi, la città più nera del Brasile. All’inizio, la mia intenzione era di fare qualcosa per soddisfare la mia passione e l’amore per questo Paese ma, alla fine, tutto ciò che ho filmato e raccolto mi ha trascinato in un vortice di emozioni che non potevo tenere solo per me. I miei appunti di viaggio non sono altro che parte dell’infinita bellezza di una terra che sono riuscito ad immortalare per la mia gente».
Al cronista “Mimì” Grillone il merito di aver aperto questa finestra sul mondo regalandoci un caleidoscopio di immagini che, ad ogni giro, attira la nostra attenzione su una cosa diversa, speciale, unica, che in realtà non è altro che la pura e semplice vita quotidiana. (giornalistitalia.it)
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