Rcs stampa e distribuisce il quotidiano. “Repubblica ci pensa da sola a perdere copie”

Domani, patto d’acciaio tra De Benedetti e Cairo

Urbano Cairo e Carlo De Benedetti oggi al Festival della TV e dei nuovi media a Dogliani (Alessandro Di Marco/Ansa)

DOGLIANI (Cuneo) – Carlo De Benedetti si allea con Urbano Cairo. Sarà Rcs a stampare e distribuire Domani, il nuovo quotidiano dell’Ingegnere, in edicola dal15 settembre. L’annuncio arriva alla nona edizione del Festival della Tv e dei nuovi media, al via a Dogliani, cittadina delle Langhe cuneesi, dopo il rinvio a maggio a causa del lockdown.
«Non è che mi alleo con De Benedetti. Io sono un fornitore. De Benedetti è un amico, ha avuto un’idea molto coraggiosa di fare un quotidiano in un periodo come questo. È un’idea buona e io avendo una società di distribuzione gli do una mano», chiarisce Cairo.
«Nessuna mossa contro Repubblica. Stamperemo il suo giornale e lui farà investimenti su La7. Sono contento di offrire queste cose, chiaramente a pagamento», spiega.
D’accordo De Benedetti che è molto più tranchant. «È ridicolo pensare che l’accordo con Cairo abbia l’obiettivo di mettere in difficoltà Repubblica. Non è un nostro problema – osserva –, ci hanno pensato loro da soli a perdere copie. E non è un problema di Cairo, perché il Corriere ha distanziato Repubblica in modo clamoroso. Noi non compriamo macchine per stampare. Chi è il migliore fornitore e distributore della stampa? Ovviamente Rcs. Quindi è stata una scelta naturale. Per questo ho chiesto a Cairo di aiutarci. Nulla ovviamente è gratis».
«Non ci interessa cosa succede a Repubblica. È una fantasia maligna priva di fondamento. A Repubblica ci sono giornalisti straordinari», ha detto ancora.
«Il Domani – spiega De Benedetti – è  il primo giornale che nasce digitale. È l’unico giornale lanciato in questo periodo, posseduto interamente da una fondazione e che nasce prima online, ma per nobiltà si obbliga anche su carta, altrimenti non viene percepito come un giornale».
«Volevo fare una cosa nuova, per questo – sottolinea l’Ingegnere – non ho preso nessuno da Repubblica. È un progetto orientato verso i giovani con un direttore che non ha ancora compiuto trentasei anni (Stefano Feltri, ndr) e con molti giovani di vent’anni. Sarei felice di arrivare a 30.000 abbonamenti che ci porterebbero in positivo dal primo anno. Credo che ci sia spazio per un nuovo giornale, non c’è ancora e abbiamo già 4.000 abbonati. Sono 16 pagine stampate e distribuite da Rcs». (ansa)

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