MILANO – Reato prescritto e sentenza di “non doversi procedere” per Gabriele Paolini. Lo hanno stabilito i giudici della Corte d’Appello di Milano al termine del processo di secondo grado che si è celebrato a carico del noto “disturbatore televisivo” finito sul banco degli imputati per avere diffamato il giornalista Emilio Fede gridandogli “cornuto” durante una diretta televisiva nel 2005.
Il processo di primo grado si era chiuso il 2 dicembre 2008 con la condanna di Paolini a sei mesi di carcere e al risarcimento di 10mila euro. Oggi la sentenza di non doversi procedere per intervenuta prescrizione.
Tuttavia, per lui, presente mattina in aula insieme alla madre al momento della lettura del verdetto, i guai giudiziari non finiscono qui: Paolini è, infatti, imputato a Roma con l’accusa di avere abusato di cinque ragazzini adescati su internet e per questo si trova attualmente agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. (Askanews)
Nel 2005 il disturbatore tv fece incursione in una diretta tv. Fu condannato nel 2008