ROMA – Definizioni, tutela del pluralismo, del diritto d’autore e dei minori; disciplina degli operatori di rete in tecnica digitale terrestre e uso efficiente delle risorse frequenziali; piattaforme di condivisione di video, sanzioni amministrative, interruzioni pubblicitarie, sponsorizzazioni, quote di programmazione e investimento in opere europee, problematiche afferenti il quadro frequenziale analogico e digitale della radiofonia: sono queste le indicazioni che Confindustria Radio Televisioni consegna agli atti agli interlocutori istituzionali nella seconda audizione sul recepimento della nuova direttiva sui servizi media audiovisivi (Smav) e l’aggiornamento del testo unico dei servizi media audiovisivi (Tusmar).
Referenti della giornata sono state le Commissioni VII e IX, Cultura e Comunicazioni della Camera dei Deputati. A rappresentare le istanze associative il presidente Franco Siddi, che ha ribadito l’ottica di sistema che ispira le revisioni di dettaglio proposte da Crtv e i valori ad esse sottesi: assicurare un level playing field e la neutralità tecnologica nell’ecosistema digitale.
Una sottolineatura particolare è stata fatta da Siddi sul copyright e sulla «iniziativa italiana che sta trovando puntuale considerazione nelle aule parlamentari». Confindustria Radio Televisioni, come del resto anche altre organizzazioni di settore audite, ha espresso «il proprio riconoscimento al Parlamento per le istanze dell’industria creativa e culturale sostanzialmente accolte nel testo in esame presso le Commissioni. È, infatti, importante ed essenziale mantenere evidente il principio di responsabilità e obbligare le piattaforme a fare i “massimi sforzi” per acquisire i contenuti tutelati dal diritto d’autore. Si tratta, peraltro, di dare un senso concreto al principio di responsabilità del diffusore – qualunque sia la piattaforma – e alla promozione delle opere europee».
Com’è noto, nei prossimi giorni il Parlamento sarà chiamato ad approvare diversi provvedimenti di notevole importanza per il settore dei media in generale e del sistema radiotelevisivo in particolare. Nello specifico, l’audizione ha riguardato lo schema di DL di recepimento della direttiva Smav (che riordinerà il Tusmar); lo schema di DL di recepimento della direttiva Copyright; lo schema di DL di recepimento della direttiva Sat-Cab. In questi giorni vi è all’esame delle commissioni anche il nuovo Codice Europeo delle Comunicazioni Elettroniche per il quale Crtv è stata audita martedì 5 ottobre. L’entrata in vigore delle nuove norme produrrà un impatto molto significativo non solo nel settore dei servizi media, ma nell’intero ecosistema economico digitale, in un contesto che è andato ben oltre i confini del settore radiotelevisivo.
L’obiettivo di fondo, fortemente auspicato da Confindustria Radio Tv rimane quello di creare un quadro normativo e regolamentare equo e rispondente alle necessità del mercato “tecnologicamente neutrale”, con l’obiettivo di garantire un level playing field tra gli editori radiotelevisivi, da un lato e gli over the top Ott e video sharing platforms dall’altro.
Sulla radiofonia Siddi ha osservato che la pianificazione delle reti digitali Dab deve essere completata contestualmente allo sviluppo delle infrastrutture e non con preventivo spegnimento dell’FM. Siddi ha, infine, evidenziato l’esigenza di garantire l’adeguamento della tempistica del DVBT-2 alla nuova Road Map. (giornalistitalia.it)
Franco Siddi alla Camera dei deputati in vista dei provvedimenti per il settore dei media