ROMA – Procede a piccoli passi l’esame della proposta di legge sulla diffamazione: dopo aver approvato, nel pomeriggio di ieri, l’articolo 1 del Ddl di riforma (207 sì, 62 contrari e 5 astenuti) che cancella il carcere per i giornalisti, la Camera ha rimandato a questa mattina, su richiesta della Commissione Giustizia, l’esame degli emendamenti all’articolo 5 relativo alle liti temerarie.
Serve, insomma, più tempo all’Aula per scandagliare le “Modifiche alla legge 8 febbraio 1948, n. 47, al codice penale, al codice di procedura penale, al codice di procedura civile e al codice civile in materia di diffamazione, di diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di diffusione, di ingiuria e di condanna del querelante nonché di segreto professionale”.
In particolare, all’art.5 del provvedimento, è specificato che “Nei casi di diffamazione commessa con il mezzo della stampa, delle testate giornalistiche on line o della radiotelevisione, il giudice, nella determinazione della somma di cui al comma precedente, tiene conto in particolare dell’entità della domanda risarcitoria”.
Dopo l’approvazione dell’art. 1, la Camera si concentra sull’art.5 del Ddl di riforma