ROMA – Il Presidente del Senato, Piero Grasso, nel suo incontro di oggi con i giornalisti dell’Associazione Stampa Parlamentare, alla cerimonia del “Ventaglio”, ha inquadrato molto bene due problemi dirimenti di stringente attualità per la libertà e il pluralismo dell’informazione: la riforma della legge sulla diffamazione a mezzo stampa, in carico proprio al Senato e la crisi dell’informazione con il rischio di chiusura di alcune testate.
Sul primo tema, è di particolare rilievo che la seconda carica dello Stato abbia focalizzato l’attenzione sull’esigenza di qualificare la proposta di legge, già pronta per il passaggio in Aula, con un intervento che muova o blocchi il fenomeno delle querele temerarie, chiarendo inoltre la materia del diritto di rettifica.
E’ di tutta evidenza che, in un tempo in cui la stampa è sottoposta a molteplici pressioni improprie, il fenomeno delle querele temerarie, generalmente proposte da esponenti di poteri forti e, spesso, anche da ambienti della malavita, debba essere sanzionato in maniera chiara per impedire intimidazioni e censure di fatto. E’ importante che il Presidente del Senato abbia rilevato la necessità di un approfondimento in Aula sul tema, esprimendo l’avviso che si debba “prevedere” una sanzione pecuniaria proporzionale alla richiesta di risarcimento “se infondata”.
Sulla rettifica, come motivo di non punibilità, a giudizio della Fnsi, dovrà essere assicurata la possibilità al giornalista di replicare se contiene fatti documentalmente non veritieri. Punto fermo resta, ovviamente, l’urgenza condivisa dell’eliminazione della pena del carcere per il giornalista, come più volte chiesto anche dagli organismi giurisdizionali europei che hanno sanzionato l’Italia.
Quanto alla crisi dei giornali e al rischio di altre chiusure per qualificate testate storiche e di idee (come l’Unità e Europa), il Presidente Grasso ha messo il dito sulla piaga di una situazione che si va facendo molto complicata e difficile. C’è bisogno di imprenditori seri e onesti e di una chiarezza profonda da parte di chi gestisce, o è in grado di determinare, oggi attraverso lo strumento dell’organizzazione politica, scelte di missione che non possono non tenere in debito conto i posti di lavoro e le condizioni essenziali per l’esercizio di un giornalismo professionale e responsabilizzato.
Confidiamo che le parole della seconda carica dello Stato, dopo quelle recentissime del Presidente della Repubblica Napolitano, siano ascoltate affinché chi, ne ha il dovere e il potere, metta in campo azioni di cambiamento secondo queste attese.
Nella foto: l’autrice del Ventaglio, Iulia Baziaeva, il presidente del Senato, Piero Grasso, e il presidente dell’Asp, Alessandra Sardoni