ROMA – “Il 2015 dovrà essere l’anno in cui questo testo si approva una volta per tutte”. Lo dice, in un’intervista a Repubblica, il vice ministro della Giustizia Enrico Costa (Ncd), primo firmatario della legge sulla diffamazione che, assicura, “non ha nessun intento punitivo”.
“Il punto qualificante della legge è il fatto che si cancella il carcere per i giornalisti, che potranno essere puniti solo con una pena pecuniaria”, spiega Costa. “L’istituto della rettifica diventerà una causa di non punibilità. È un classico esempio di giustizia riparatoria”.
La rettifica senza commento “è il modo individuato dal Parlamento per fare in modo che si concretizzi la causa di non punibilità. Comunque il Senato ha stabilito che non si possano pubblicare le rettifiche documentalmente false”.
Quanto all’entità delle multe, “di fronte all’abolizione del carcere costituiscono l’unica sanzione penale, a questo puntoinevitabile”. (Ansa)
Lo assicura il viceministro della Giustizia: “Approveremo il testo una volta per tutte”