La Farnesina rassicura la famiglia e fa pressione sulla Turchia per l’immediato rilascio

Del Grande sta bene: rimpatrio imminente

Gabriele Del Grande

Gabriele Del Grande

Alessandra Ballerini

Alessandra Ballerini

ROMA –  “In relazione alla vicenda di Gabriele Del Grande, fermato in Turchia perché si trovava in una zona del Paese – la provincia dell’Hatay, al confine sud ovest del Paese – in cui non è consentito l’accesso, si rende noto che le Autorità turche hanno assicurato che il connazionale sta bene”. Lo rende noto oggi la Farnesina che, in stretto raccordo con l’Ambasciata d’Italia ad Ankara e il Consolato a Smirne, continua a seguire il caso con la massima attenzione al fine di favorire una rapida soluzione della vicenda.
La Farnesina sta, altresì, prestando ogni possibile assistenza alla famiglia del connazionale, con la quale è in costante contatto. Intanto l’avvocato Alessandra Ballerini, legale della famiglia, e il presidente della Commissione per la Tutela dei Diritti Umani del Senato, Luigi Manconi, chiedono che “al più presto” vengano resi noti “i tempi e le modalità di rimpatrio”.
Ballerini e Manconi riferiscono che ieri l’ambasciatore italiano ad Ankara ha incontrato il ministro degli Esteri e il direttore generale del ministero dell’Interno turco ed entrambi hanno confermato che Del Grande sta bene e il suo rimpatrio è “imminente”.
Del Grande è trattenuto da domenica scorsa in un centro di detenzione amministrativa, dove si trovava per scrivere il suo nuovo libro sostenuto da 1.342 “editori dal basso”, grazie alla campagna di crowdfunding “Un partigiano mi disse”.
“Lo stesso ministro degli Esteri – affermano Ballerini e Manconi – si è impegnato a inviare una nota all’ambasciatore italiano circa i tempi e le modalità del rimpatrio. Auspichiamo che questo accada al più presto”.
Secondo fonti diplomatiche italiane, Del Grande è stato alloggiato in una “guest house” in attesa che siamo pronti i documenti necessari al rimpatrio. In base alle procedure in vigore in Turchia, i giornalisti devono essere muniti di un accredito stampa rilasciato dalle autorità di Ankara. Lo stato di emergenza in vigore nel Paese inasprisce il controllo, specie al confine siriano dove il regista, di 35 anni e originario di Lucca, è stato fermato e dove sarebbe stato trovato sprovvisto di tali necessari documenti. Il rimpatrio, i cui tempi le medesime fonti diplomatiche hanno definito incerti, avverrà non appena saranno sbrigate le procedure giudiziarie necessarie. (giornalistitalia.it)

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