GAETA (Latina) – «Ho tentato di dimostrare che i nostri guai (tanti) hanno origine con l’unità d’Italia». Lo dice, ancora una volta senza giri di parole, Lorenzo Del Boca, protagonista, a Gaeta, di un incontro organizzato dall’Istituto di studi storici delle due Sicilie con i Cavalieri Costantiniani, il Comune e la Pro Loco di Gaeta, città “martire” del Risorgimento.
Invitato a parlare di “Risorgimento di ieri e Risorgimento di oggi”, lo storico e giornalista, presidente emerito dell’Ordine nazionale dei giornalisti, Del Boca è andato subito al sodo: «Petruccelli Della Gattina scrive un articolo da pubblicare in Francia per descrivere la prima seduta del nuovo parlamento. Erano 442 deputati. Adesso, fra Camera e Senato, sono 930 più i senatori a vita. Petruccelli lamenta che ci sono nobili marchesi, il bey di Tunisi, avvocati… e la gente?».
Peccato che «adesso i legislatori – ha commentato Del Boca a Gaeta – parlano di lavoro e non hanno mai lavorato un giorno. La prima seduta parlamentare, a dispetto dei problemi che riguardavano un paese nuovo, fu occupata dalla discussione per decidere se i militari dovevano partecipare con o senza la spada che era propria del grado. Ma, adesso, con il 40 per cento di disoccupazione giovanile, ha senso impegnarsi per decidere se si deve dire “ministra” e presidente… Dunque “geometro”, “avvocata” e via dicendo?»
«E poi – ha incalzato lo storico, destreggiandosi tra passato e presente, – lo scandalo delle ferrovie della privatizzazione dei tabacchi e della Banca romana che sembrano la fotocopia del dissesto che ha provocato l’incidente dei treni in Puglia. E, ancora, la questione Alitalia e lo scandalo Banca Etruria e Mps…». Parliamone. E, soprattutto, riflettiamo. (giornalistitalia.it)
Lo storico e giornalista nella città laziale per parlare di “Risorgimento di ieri e di oggi”