De Palo e Toni valgono la finale del Premio Strega

Loredana Lipperini

ROMA – La scomparsa misteriosa di due giornalisti – Graziella De Palo e Italo Toni – diventa la trama di un romanzo arrivato in finale al Premio “Strega” 2018 e che “rischia” seriamente di vincere. Il libro s’intitola “L’arrivo di Saturno” ed è scritto da Loredana Lipperini, anche lei giornalista, che, dopo un passato a “Radio Radicale”, è approdata come collaboratrice a “Repubblica” e voce in Rai nel programma “Frahrenheit”.
L’argomento che la Lipperini tratta nel suo libro è insidioso perché recupera una storia di 37 anni fa dai contorni incerti e oscuri. Il 22 agosto 1980, Graziella De Palo e il collega Italo Toni sono partiti per Damasco, in Siria, con la prospettiva di raggiungere il Libano per visitare i campi profughi palestinesi. Immaginavano di scrivere un reportage sull’argomento. Il viaggio era stato organizzato dal rappresentante italiano della OLP Nemer Hammad.
Il 24 agosto i due giornalisti hanno attraversato la frontiera, in automobile, tra Siria e Libano e sono arrivati a Beirut all’Hotel Triumph. Avevano previsto una visita a castello di Beaufort, spesso attaccato dalle forze israeliane, durante la guerra civile. Li si sono perse le tracce. Che cosa è successo? Tante ipotesi anche fantasiose
Inizialmente si è tentato di accreditare la tesi che i due giornalisti fossero stati rapiti Beirut Est, in un quartiere della città controllato da falangisti cristiano maroniti, cioè da un gruppo considerato “di destra”.
In realtà De Palo e Toni in quella zona non ci sono mai arrivati e la loro scomparsa è da attribuire ad una forza palestinese, ovvero un’organizzazione “di sinistra”. L’unica certezza è che i due non sono stati più trovati e che sono morti.
Loredana Lepperini ha intrecciato la vicenda del sequestro dei due colleghi con alcuni dei misteri italiani per i quali ci sono tanti punti interrogativi, ma nessuna risposta. Nel suo lavoro, “L’arrivo di Saturno”, compaiono, infatti, luoghi ed episodi oscuri dello stragismo in Italia dall’Italicus a Bologna, da Ustica al “Lodo Moro”. E poi: Licio Gelli e la P2. Misteri. (giornalistitalia.it)