ROMA – Scoperti i mandanti dell’assassinio di Daphne Caruana Galizia, la giornalista investigativa maltese morta nell’esplosione di un’autobomba il 16 ottobre 2017. Gli inquirenti dell’arcipelago hanno fatto sapere di aver identificato “più di due” persone che avrebbero commissionato l’attentato di 13 mesi fa, dopo che a dicembre dell’anno scorso erano stati arrestati i tre presunti esecutori materiali.
Nessuna indicazione se si tratti di personaggi legati al mondo della politica, dell’economia o della criminalità, ma si tratterebbe di persone che avevano interessi diversi, ma convergenti per eliminare la scomoda cronista 53enne.
Secondo il Times of Malta, che ne ha dato notizia, le indagini sull’omicidio che ha sconvolto le opinioni pubbliche di tutta Europa sarebbero a uno stadio “molto avanzato”.
In particolare è stata decisiva la collaborazione dell’Europol per esaminare i dati in mano agli investigatori a partire dai “Malta Files”, i documenti sugli scandali maltesi di corruzione emersi dai “Panama Papers” che nel 2016 hanno scoperchiato i segreti dei paradisi fiscali.
Con le sue inchieste Daphne ha accusato mezzo mondo politico maltese, compresa la moglie del premier Joseph Muscat per una società offshore panamense e presunti legami finanziari con il regime dell’Azerbaigian. Premier e moglie sono stati scagionati dalla procura maltese a luglio, mentre finora si trovano in carcere solo i tre presunti esecutori dell’attentato, i fratelli Alfred e George De Giorgio e Vince Muscat, tutti con precedenti criminali.
Gli inquirenti maltesi sono sotto forte pressione da parte della comunità internazionale, che aveva chiesto un’indagine indipendente. (agi)
Il Times of Malta: “più di due” le persone che avrebbero commissionato l’omicidio