ROMBIOLO (Vibo Valentia) – “Sono preoccupata per l’intimidazione subita dal giornalista del “Quotidiano del Sud”, Nicola Costanzo, caporedattore della redazione vibonese, cui con un biglietto recapitato a casa è stato chiesto di non scrivere, addirittura con minaccia di sparo. È necessario mantenere alta la guardia, per impedire che la stampa calabrese sia condizionata o, peggio ancora, bloccata”. Lo dichiara la deputata-giornalista del Movimento 5 Stelle, Dalila Nesci, che insieme al Meet Up di Rombiolo (Vv), comune d’origine di Costanzo, esprime vicinanza al giornalista.
“Costanzo e gli altri colleghi che ricevono segnali del genere – aggiunge la deputata calabrese – sappiano che non sono da soli. La politica, tuttavia, non può limitarsi a manifestare solidarietà, ma deve impegnarsi di fatto per tutelare l’informazione, che in Calabria è fondamentale”.
“Da giornalista – sottolinea Dalila Nesci – sento il dovere di rilanciare con forza il tema della libertà di stampa in Calabria, perché ancora oggi chi racconta i territori è costretto a subire la prepotenza del potere politico o mafioso. Soprattutto nella provincia di Vibo Valentia la situazione appare ancora più delicata. Questo ultimo episodio segue alla vicenda capitata alla giornalista Enza Dell’Acqua, che portò alle dimissioni di un assessore comunale di Nicotera (Vibo Valentia)”.
Dalila Nesci chiede, quindi, al prefetto di Vibo Valentia, Giovanni Bruno, “di compiere tutte le valutazioni del caso per garantire sicurezza e tranquillità a Costanzo, che deve continuare a scrivere senza paura”.
Per la deputata-giornalista “la politica non può limitarsi a manifestare solidarietà”