CAMERI (Novara) – Il titolo di un libro scritto dalla giornalista Vittoria Sincero, “Dal riso al Rosa”, ispira un progetto di collaborazione che coinvolge le province di Novara, del Cusio-Verbano-Ossola e della Svizzera italiana. Obiettivo: costruire una rete fra i parchi naturali di questa terra per la salvaguardia della ricchezza, della vivacità culturale ed economica del territorio. Presentazione a Cameri, prima cintura di Novara, a Villa Picchetta.
Vittoria Sincero compie 97 anni fra due mesi, è ospite di una casa di cura a Chieri (cittadina della collina di Torino) e, pur invitata alla manifestazione, non ha potuto onorare l’invito.
Negli anni Settanta, la direzione del quotidiano La Stampa ha deliberato la creazione di edizioni locali dedicate alle province, cominciando da quella di Novara che, per una decina di anni, è stata anche l’unica. L’apripista di una serie di edizioni che, adesso, coinvolgono l’intero Piemonte, la Liguria e la Valle d’Aosta. In quella occasione, il compito di dirigere quell’esperimento d’informazione locale è toccato proprio a Vittoria Sincero.
Chi l’ha conosciuta ricorda la sua intraprendenza, il suo fiuto per la notizia, la capacità di relazione e la straordinaria vocazione di pretendere il massimo dalla redazione, onorandone gli sforzi e i sacrifici. Con lei, le tradizioni apparentemente più banali, le sagre di paese, i prodotti della gastronomia e le radici territoriali hanno avuto dignità di recensione e hanno potuto utilizzare le pagine del giornale come veicolo promozionale.
Molti di quegli argomenti, nel 1974, sono diventati un libro che ha raccontato le risaie della “bassa” e le montagne della Valsesia e della Valformazza. Dal riso al Rosa, per l’appunto.
Potevano mancare gli “allievi” di Vittoria Sincero? A testimoniare una professionalità a tutto tondo: Lino Cerutti, giornalista originario della Val Strona, Gianfranco Quaglia che, dopo essere stato per qualche anno caposervizio delle pagine di Novara, fa parte del “consiglio di disciplina” dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte e Lorenzo Del Boca, nato professionalmente in quell’edizione provinciale e poi, a Torino, capo-cronista, inviato speciale ed editorialista per diventare, quindi, presidente della Fnsi e, a stretto giro, dell’Ordine nazionale dei giornalisti. Da ognuno di loro,un ricordo, un aneddoto e l’immagine di un tempo che provoca nostalgie.
Con i giornalisti di allora, ormai in pensione, quelli che li hanno sostituiti nella redazione: Marcello Giordani e Paolo Bologna che è l’attuale capo servizio.
A coordinare e moderare il dibattito, il professor Paolo Crosa Lenz. Poi, gli interventi di Benedetto Franchina sulle aree protette del Ticino, Nicoletta Furno per quelle della Valle del Sesia, di Ivano De Negri sulle zone di interesse dell’Ossola, di Andrea Weissen per le terre di confine svizzero.
Uno sguardo al presente e una serie di indicazioni su come integrare tutti questi patrimoni faunistici fra loro e come proporli al pubblico dei turisti. In fondo fiumi, boschi e montagne non conoscono confini e, per la verità, sono refrattari a lasciarsi confinare. (giornalistitalia.it)