ANKARA (Turchia) – Un tribunale turco ha ordinato oggi il rilascio dal carcere di Emre Iper, dipendente del giornale di opposizione Cumhuriyet dopo circa nove mesi di detenzione. A riferirlo è lo stesso quotidiano, secondo cui Iper era stato accusato di aver scaricato l’app di messaggistica criptata ByLock, utilizzata da alcune persone coinvolte nel tentato colpo di stato del 2016.
L’uomo è stato trattenuto in carcere per 267 giorni nell’ambito di un processo che vede imputati un totale di 17 giornalisti, vignettisti, dipendenti e scrittori, accusati di “sostenere un’organizzazione terroristica senza esserne membri” e di avere legami a vario titolo con la presunta rete golpista guidata dal predicatore Fethullah Gulen, con il gruppo di estrema sinistra del Fronte rivoluzionario della liberazione popolare (Dhkp-C) e con il Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk).
In caso di condanna, gli imputati rischiano pene che vanno dai sette ai 43 anni di reclusione. Tra questi ci sono alcuni tra i giornalisti più noti del paese, come Murat Sabuncu, Bulent Utku, Ahmet Sik, Hikmet Aslan Cetinkaya, ma anche l’amministratore delegato Akin Atalay e il vignettista Musa Kart. Al momento soltanto il giornalista investigativo Ahmet Sik, Atalay e il caporedattore Murat Sabuncu sono ancora detenuti. (agi)
Accusato di aver scaricato l’app di messaggistica utilizzata nel tentato colpo di stato