MADRID (Spagna) – La corrispondente del quotidiano Abc a Cuba, Camila Acosta, è stata arrestata ieri e sarà giudicata per “reati contro la sicurezza dello Stato”.
Secondo quanto riferito da Abc, la giornalista è stata intercettata a L’Avana da diversi agenti della polizia mentre usciva dalla sua abitazione per sbrigare alcuni affari personali con il padre. Successivamente, gli agenti si sono recati a casa sua dove hanno effettuato una perquisizione e hanno sequestrato tutto il suo materiale di lavoro, compreso il computer.
Ore prima dell’arresto, Acosta aveva dato notizia delle proteste a Cuba, in particolare di quelle che hanno avuto luogo nella capitale. Nelle ore successive internet e WhatsApp sono stati bloccati sull’isola.
«I tagli molto frequenti non sono dovuti a ragioni tecniche, ma sono uno strumento per mettere a tacere la voce dei dissidenti e impedire alla popolazione di accedere ai media stranieri per sapere cosa sta succedendo a Cuba», ha evidenziato Abc, spiegando che non è la prima volta che la giornalista viene trattenuta dalle autorità locali.
L’arresto di Camila Acosta è stato condannato dal leader del Partito popolare (Pp) spagnolo, Pablo Casado, che su Twitter ne ha chiesto il rilascio immediato. (nova)
La corrispondente Camila Acosta è accusata di reati contro la sicurezza dello Stato