TRAPANI – «Tutte le iniziative a tutela del segreto professionale saranno valutate nelle sedi competenti». Il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Verna, segue con attenzione la vicenda delle intercettazioni e delle indagini «contro i giornalisti che scrivono di Libia e migranti», come denunciato oggi dal quotidiano Domani nm un articolo firmato da Andrea Palladino.
«Sono oltre cinque – ha, infatti, reso noto Domani – i cronisti investigativi finiti nei brogliacci della polizia e depositati dalla procura di Trapani. Agli atti anche nomi e cognomi di fonti, contatti, rapporti. Violato il segreto professionale. Nelle carte dell’inchiesta di Trapani appaiono nomi di fonti, contatti, rapporti personali, dati che il codice di procedura penale tutela come segreto professionale.
Il caso più eclatante riguarda Nancy Porsia, giornalista esperta di Libia, intercettata a lungo, anche durante le telefonate con il proprio legale Alessandra Ballerini.
Intercettati anche i cronisti di Avvenire, Radio Radicale, Il Fatto Quotidiano e la reporter Francesca Mannocchi, autrice di inchieste sulla Libia. Fausto Biloslavo, del Giornale, e Claudia Di Pasquale, di Report».
«Ai colleghi – afferma Verna – la piena vicinanza e solidarietà del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti per un’attività investigativa che ha impattato oggettivamente su fonti professionali». (giornalistitalia.it)
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