ROMA – Alla luce delle denunce lanciate sui social network da giornalisti autorevoli come la caporedattrice del Messaggero e la cronista parlamentare del Giornale, secondo cui la sindaca di Roma Virginia Raggi avrebbe convocato in conferenza stampa solo alcune testate, escludendone altre, è opportuno che l’Ordine nazionale dei giornalisti e l’Ordine regionale del Lazio verifichino subito quanto è accaduto e, qualora vengano ravvisati degli abusi commessi da un’amministrazione pubblica come il Comune di Roma, i responsabili vengano sanzionati.
Di fronte alla delicata fase in cui si trova la Capitale sarebbe inaccettabile se il Campidoglio cercasse di falsare la corretta informazione istituzionale, privilegiando nelle conferenze stampa solo alcune testate rispetto ad altre, magari per ritorsione nei confronti di cronisti colpevoli solo di fare il proprio lavoro.
La sindaca Raggi si è distinta in questi mesi per le indagini taciute, le dimissioni nascoste, i curricula sbianchettati, ora si aggiunge l’ennesimo capitolo di opacità: tutto il contrario della trasparenza tanto sbandierata in campagna elettorale.
Michele Anzaldi
deputato del Partito democratico
e segretario Commissione di Vigilanza Rai