I sindacati: “Ines Conradi vittima di una violenza inaudita, sia fatta luce”

Cronista aggredita a Reggio: “E non era mafia!”

Un frammento del video girato dalla cronista durante l’aggressione

Un frammento del video girato dalla cronista durante l’aggressione

ROMA – Appreso dell’incredibile, assurda aggressione subita da un’operatrice di Telereggio, la Slc-Cgil di Reggio Emilia, l’Associazione Stampa dell’Emilia-Romagna e la Federazione Nazionale della Stampa Italiana esprimono la propria incondizionata solidarietà alla vittima dell’episodio, la giornalista Ines Conradi, e a tutti i lavoratori dell’emittente reggiana.
Quanto accaduto è di una gravità inaudita, ancor più odioso e incomprensibile se si pensa che è avvenuto non in terra di mafia o su un fronte di guerra, ma perché si riprendeva un’auto uscita di strada!
Slc-Cgil, Aser e Fnsi chiedono pertanto alla magistratura inquirente di verificare con la massima celerità se nel gravissimo fatto siano ravvisabili reati perseguibili d’ufficio; diversamente sono pronte ad affiancarsi all’operatrice e all’azienda per qualsiasi azione legale di parte che riterranno d’intraprendere contro i responsabili dell’assalto squadrista: le immagini non lasciano dubbi, i colpevoli sono facilmente identificabili, e meritano la massima severità.
Questo perché chi attacca o anche “solo” minaccia a un operatore dell’informazione – sia egli giornalista, fotografo o cameraman – attacca e minaccia tutta la categoria, attentando alla libertà di stampa: e la libertà di stampa, ricordiamolo, non è un “problema” da addetti ai lavori, è un bene prezioso di ogni cittadino, sancito dallo Costituzione perché fondamento della democrazia.
I sindacati, nel formulare i più affettuosi auguri di pronta guarigione alla vittima della violenza, invitano pubblici amministratori, associazioni e colleghi a stigmatizzare pubblicamente l’episodio stringendosi attorno a Telereggio.

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