ROMA – Le fusioni tra agenzie di stampa potrebbero essere la soluzione alla loro crisi attuale? “Questo lo lascio alla libera determinazione delle agenzie, però credo che non ci siano altre strade in questo momento se non immaginare un percorso di riduzione del numero di agenzie sul mercato, ma non nel senso negativo”. Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’editoria, Vito Crimi, rispondendo alle domande dei giornalisti a margine dei lavori degli Stati generali dell’informazione e dell’editoria, alla Presidenza del Consiglio.
Crimi ha quindi spiegato: “Quando un mercato ha una sua limitazione, più aumentano gli utenti di quel mercato e più ciascuno non ha gli elementi per rimanere in piedi e a quel punto rischiano di soffrire tutti. Oggi c’è una quantità di agenzie di stampa che non è corrispondente al mercato sul quale si presentano, quindi questa è una cosa su cui bisogna interrogarsi.
Il Governo – ha poi ricordato Crimi – è un utente delle agenzie di stampa, stipula dei contratti con esse, esattamente come i giornali e le aziende. Ora bisogna capire se le agenzie di stampa possono proiettarsi anche sul mercato, perché hanno un loro mercato autonomo, e il modo in cui possono approcciarsi ai nuovi modelli. Io credo che le agenzie di stampa dovrebbero tendere a concentrare il più possibile la loro capacità rispetto a una frammentazione che oggi è effettivamente eccessiva rispetto al resto del mondo, magari specializzandosi in alcuni settori, come stanno già facendo alcune di loro”. (agi)