ROMA – “C’è una crisi del settore, ma ci sono anche opportunità di crescita. Se c’è una crisi, lo Stato deve fare la sua parte per consentire che questa crisi venga superata e ridurre il danno. Nessuno, però, deve pensare che lo Stato possa sostituirsi integralmente al mercato”. Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Vito Crimi, intervenendo all’ultimo appuntamento degli Stati generali dell’editoria, in corso a Montecitorio.
“Dobbiamo individuare soluzioni – ha aggiunto – che possono aiutare a superare la crisi, aiutare a cogliere le opportunità’. Se ancora oggi continua questo percorso di crisi, evidentemente quelle scelte che sono state intraprese in passato non sono state idonee ad ottenere risultati. Questa è una riflessione che dobbiamo fare. La riflessione è: che tipo di soluzioni si possono mettere i campo? Un settore che non può essere affrontato con una visione esclusivamente corporativistica. Oggi – ha proseguito Crimi – c’è una grande domanda di informazione, e lo dimostra il fatto che la gente cerca informazione anche su canali impropri. Bisogna dare una risposta a questa domanda di informazione, con un’informazione credibile e corretta. Andava interrotto un meccanismo – ha concluso – che finora non ha funzionato o è stato applicato male. Con un approccio laico cerchiamo di trovare soluzioni possibili”. (agi)
Il sottosegretario: “Lo Stato deve fare la sua parte senza sostituirsi agli editori”