ROMA – La Covip, ennesimo ente di controllo degli enti previdenziali, ha di fatto indotto il ministero del Lavoro a bloccare l’accredito dei bonifici di diecimila euro agli oltre 1200 giornalisti cui la somma era dovuta in base agli accordi fra Fieg e Fnsi per il contratto e in base alla relativa delibera del Cda dell’Inpgi.
Gli accrediti erano pronti grazie al lavoraccio degli uffici dell’Istituto, e sarebbero stati versati, come previsto, entro il 31 marzo. Ma ciò non è stato possibile. La Covip è ente assolutamente inutile e la sua azione di vigilanza si somma a quella dei Ministeri del Lavoro e dell’Economia, alla Presidenza del Consiglio, alla Commissione parlamentare di vigilanza sugli enti, alla Corte de Conti, allo stesso collegio dei sindaci dell’Inpgi.
Ebbene la Covip ha avanzato i suoi dubbi dopo che i ministeri avevano approvato la delibera dell’Istituto. È compito dei ministeri, della Fieg e della Fnsi e naturalmente, per quanto sta nei suoi poteri, dell’Inpgi fare di tutto per sbloccare subito una situazione paradossale ed inaccettabile e ripristinare il diritto di quelle colleghe e di quei colleghi giornalisti che sono oggi giustamente infuriati per il ritardo, e noi del Cda inbufaliti più di loro.
La Covip è certamente da sopprimere, ma personalmente non ringrazierei quei colleghi che hanno sollevato allarme sulla ex fissa arrivando a denunciare la soluzione trovata al problema del default del fondo, arrivando a ricorrere al giudice contro il contratto e l’Inpgi e seppellendo di esposti gli enti vigilanti. Ricordo che su 13 ricorsi finora andati a sentenza i ricorrenti contro l’Inpgi hanno perso 13 volte. Davvero un bel successo.
Quanto a Franco Abruzzo, che dal suo blog giudica “irresponsabile” la mia critica alla Covip, ricordo che la lettera della stessa Covip è giunta al Ministero del Lavoro, che ha poi chiesto all’Inpgi di sospendere il pagamento, dopo che lo stresso Ministero aveva già approvato la delibera e gli uffici dell’Istituto preparato i bonifici.
Il tutto dopo quasi due mesi dalla richiesta di parere che il ministero aveva rivolto a questo Ente, lo ribadisco, inutile e dannoso. Irresponsabile e a dir poco superficiale è il comportamento della Covip. E irresponsabili sono i continui attacchi di Abruzzo ai dirigenti dell’Inpgi e la sistematica opera di delegittimazione del loro operato. Nei confronti di colleghi che, tra mille difficoltà per la tragica crisi del settore, continuano ad amministrare bene e in modo trasparente l’Istituto. Ma tutti i nodi verranno presto al pettine.
Paolo Serventi Longhi
Vice Presidente Inpgi