FIRENZE – È Francesco Mininni il 35° giornalista italiano vittima del Covid contro il quale, per oltre un mese e mezzo, ha combattuto. Nato a Firenze il 4 ottobre 1957, laureato in lettere, era giornalista pubblicista iscritto all’Ordine della Toscana dal 15 novembre 1982. Storico collaboratore del settimanale cattolico “Toscana Oggi”, sin dalla fondazione (1983), era un appassionato e un grande esperto di cinema. Ha collaborato anche con “l’Osservatore Toscano”, “La rivista del cinematografo”, “Avvenire”, “Espressione giovani” e “Punti di riferimento”.
“Toscana Oggi”, per il quale curava la critica cinematografica, ricorda che le “letture” di Francesco erano sempre attente all’aspetto tecnico-artistico, ma anche al risvolto umano e al messaggio etico dei film, che sapeva cogliere con una grande capacità di scrittura. Francesco, infatti, oltre a essere un profondo conoscitore dell’arte cinematografica, era un ottimo scrittore. Tra i suoi registi preferiti c’era il grande Sergio Leone a cui aveva dedicato ben due edizioni della prestigiosa collana “Il castoro cinema”.
Insieme a mons. Andrea Bellandi aveva, inoltre, scritto una biografia di Roberto Benigni (“Da Berlinguer ti voglio bene alla Divina Commedia: il percorso di un comico che si interroga su Dio”) edita dalla Società editrice fiorentina a cura di Riccardo Bigi.
Conduceva cineforum, aveva collaborato con Spaziouno e Le Cineclub ed era «seriamente convinto che “La vita è meravigliosa” di Frank Capra sia il più bel film mai realizzato».
Francesco Mininni lascia la moglie Cecilia e i figli Chiara e Giacomo. I funerali si svolgeranno oggi, mercoledì 23 dicembre, alle ore 15 nella chiesa di San Michele a San Salvi. «Non fiori, – chiede la famiglia – ma offerte alle Piccole Sorelle dei Poveri». (giornalistitalia.it)
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