OLBIA – Ancora una vittima del Covid nel giornalismo italiano, la 55esima: si è spento all’ospedale Mater Olbia, dov’era ricoverato da un mese, dopo essere risultato positivo al virus, Costanzo Spineo, 83 anni.
Giornalista popolarissimo in Sardegna, sia perché era stato per ventotto anni firma di punta de La Nuova Sardegna, che per essere, ad un tempo, un volto noto delle tv locali, da Tele Costa Smeralda a Videolina fino alla neonata Gallura Live, dove conduceva il programma “A Ruota libera”.
Romano di nascita, sardo, anzi olbiese d’adozione, Spineo «amava la Gallura e la comunità gallurese – scrivono i colleghi della Nuova Sardegna – di cui aveva raccontato diversi aspetti, politici, economici, di costume, nel corso della sua lunga carriera».
«Ironia pungente, simpatia da romano verace e la professionalità del giornalista di razza», Spineo aveva «una voglia di vivere da ragazzino», era un trascinatore, uno con la battuta sempre pronta, ricordano i colleghi. La sua grinta mai sopita non è bastata, purtroppo, per vincere la guerra contro il virus.
«Era un mio collega alla Nuova Sardegna – è il ricordo di Franco Siddi, oggi presidente di Confindustria RadioTv – dove è stato prima Caporedattore e poi inviato e responsabile dello sport, ruoli successivamente ricoperti anche all’Alto Adige di Bolzano e all’Agl, sempre Gruppo Finegil, per il quale seguì e coordinò i colleghi delle testate locali in diversi campionati del mondo di calcio. Un collega con molti interessi, brillante, curioso, attentissimo alle sue prerogative, disponibile ad accompagnare i più giovani nella bellezza della professione e del lavoro. Geloso delle sue relazioni, le apriva di volta in volta ai suoi collaboratori, con misura, nel limite dell’utilità al servizio finale di squadra».
«Un giornalista, – prosegue Siddi – che è riuscito a cogliere il meglio dei sacrifici e della fase ascendente del giornalismo. Un protagonista vitale del mondo sportivo, anche dopo la pensione, vissuta attivamente, nel senso che non si è mai fermato del tutto: conduttore di rubriche televisive, animatore di molteplici iniziative ed eventi in libertà totale nella Sardegna che più gli piaceva, la costa gallurese dove si era prevalentemte stabilito. Fatalista e disincantato quanto basta per attraversare con soddisfazione i giorni della vita, di Costanzo Spineo si può dire che è stato fregato solo dal Covid, perché lo ha colto in una fase un cui il fisico aveva subito qualche colpo, che con la sua attività e il suo carattere riusciva sin lì a rendere non apparente». (giornalistitalia.it)
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