Nel mirino del Consiglio Giudiziario, il direttore generale di Rtv non si fa intimidire

Così San Marino imbavaglia i giornalisti

Carlo Romeo

Carlo Romeo

San MarinoSAN MARINO – Politica e magistratura tentano di imbavagliare l’informazione a San Marino. Ha il carattere di un vero e proprio editto contro San Marino Itv il comunicato emesso dal Consiglio Giudiziario riunito, in seduta plenaria, a Palazzo Pubblico.
L’organo istituzionale composto dal Segretario di Stato per la Giustizia, Gian Carlo Venturini, dal Magistrato Dirigente del Tribunale, Valeria Pierfelici, e altri membri togati, nonché dai membri della Commissione Consiliare per gli Affari di Giustizia unitamente al presidente della stessa, Valeria Ciavatta, ha approvato un ordine del giorno relativo alla “divulgazione di versioni di parte sui processi in corso”.
Agli organi competenti ed in primis all’Autorità Garante per l’Informazione, ha rivolto una “raccomandazione per la diffusione di notizie complete e veritiere sull’andamento dei procedimenti e sulle risultanze processuali e per il pieno rispetto del diritto dell’opinione pubblica ad una informazione quanto più obiettiva e corretta”.
Riferendosi, in particolare, “ad alcuni articoli pubblicati dai media riguardanti piccole parti delle deposizioni degli organi ausiliari del giudice nella fase inquirente, sulla base dei riferimenti ricevuti”, il Consiglio Giudiziario ha espresso “piena considerazione per il ruolo che gli stessi hanno svolto e svolgono nei processi”.
Immediata la reazione del direttore generale di San Marino Rtv, Carlo Romeo, che il 20 giugno informerà l’Assemblea dei Soci lasciando, dunque, ai proprietari di “decidere come si gestisce la Televisione di Stato”. A Romeo, naturalmente, non va affatto giù l’intervento del Consiglio Giudiziario, secondo il quale “taluni organi di informazione divulgano versioni di parte e opinioni unilaterali fatte dalla parti processuali, senza fornire all’opinione pubblica una informazione completa e veritiera sull’andamento dei procedimenti, dando quindi una falsata rappresentazione dei fatti giudiziari”.
“Sicuramente questo documento – ha commentato in diretta Carlo Romeo – è più che condivisibile quando dice che gli addetti ai lavori si attengano al principio di completezza, correttezza, ecc., dell’informazione. È, infatti, assolutamente legittimo sottolinearlo, anche se magari dispiace un po’ che si trovino notizie su giornali e siti prima ancora che il provvedimento venga firmato dal magistrato, tanto per fare un esempio recente”.
“Abbiamo, infatti, visto – sottolinea il direttore generale di Sam Marino Rtv – giornali che hanno messo in vendita ordinanze senza alcun tipo di intervento da parte dei palazzi. Ovviamente non è un conflitto fra istituzioni, la magistratura fa la magistratura il consiglio plenario, il Consiglio plenario, la televisione di stato fa la televisione di stato e proprio per l’auspicato spirito di completezza e correttezza dell’informazione, sul nostro sito il pubblico può persino ascoltare, se lo desidera, la registrazione integrale delle processo Mazzini senza alcun intervento redazionale”.
“Al momento – ha detto ancora Romeo – non possiamo obbligare a parlare con i nostri colleghi quei magistrati e quegli avvocati, che non hanno intenzione di essere intervistati. La San Marino Rtv chiederà, pertanto, una audizione al Consiglio giudiziario Plenario per sapere e capire di più. Inoltre, ci rivolgeremo anche noi all’Authority dell’Informazione per tutelare le professionalità che operano all’interno della Televisione di Stato. Per quel che mi riguarda – ha concluso Carlo Romeo – il 20 giugno ci sarà l’Assemblea dei Soci della San Marino Rtv che, per statuto, sono gli unici titolari dell’emittente di Stato e sarà mia premura aggiornare Eras e Rai su questa vicenda dopodiché prenderò gli opportuni provvedimenti”. (giornalistitalia.it)

 

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