MONTENERO DI BISACCIA (Campobasso) – Sono passati 5 mesi dall’approvazione della legge regionale per l’editoria del Molise, ma il regolamento attuativo non vede la luce. La Giunta regionale avrebbe dovuto approvarlo e girarlo al Corecom, organo deputato alla ricezione e valutazione delle domande degli editori. Ciononostante il Corecom aveva inteso avviare una proposta di deliberazione, sia per accelerare i tempi, sia per arrivare ad una definizione condivisa e rapida. Risultato: la Giunta ha inteso fare da sé. Ma fare cosa?
Ore 10, calma piatta.. così recitava un film. Successivamente all’approvazione della legge, nessuna riunione, nessun comunicato, nessun coinvolgimento con Ordine Giornalisti, editori, direttori, giornalisti, Corecom… insomma… stasi più totale. Nel frattempo gli editori cominciano a porsi degli interrogativi, i giornalisti non hanno certezze e speranze, il Corecom aspetta lumi da palazzo Vitale e il tempo scorre. Finanche l’Ordine dei giornalisti del Molise, dal proprio sito, evidenziò la settimana scorsa, come il ritardo fosse allarmante, ma dalle stanze dei bottoni nessuna risposta.
Da consigliere nazionale dell’Ordine e membro del Corecom, mi piacerebbe sapere chi effettivamente si stia occupando del regolamento. Chi non è mai entrato in una redazione? Chi ritiene che l’anticorallo sia il cognone di qualcuno? Qualche genio della lampada pronto a dare una strofinatina come quella dei 40 mila euro per le tv (emendamento allucinante e vendicativo)? Oramai l’anno sta terminando: dopo il regolamento ci sarà il bando da esperire e le procedure da espletare, gli eventuali ricorsi e il solito teatrino delle polemiche.
Risultato: riusciranno le testate del Molise a vedere rispettata una legge per l’anno in corso? Oppure il famoso milione di euro rischia di finire in perenzione? Gli editori che hanno assunto e che stanno assumendo, che certezze hanno? E i telematici? E le radio? E i fornitori di servizi? Nel frattempo che dal Palazzo si diano una scrollata, volevo solo avvisare le testate che i contributi sulla legge regionale abrogata quella del 2009, perché vigente fino a giugno, rischiano di andare persi e non si sa nemmeno se siano stati inseriti nel bilancio della Regione (almeno la metà del totale).
Come consigliere Corecom ritengo che quelle somme siano legittime sino all’abrogazione della norma, pertanto le domande protocollate (per consuetudine a settembre) dagli editori, siano da prendere in considerazione per i primi sei mesi del 2015. Ad ogni modo, se il Corecom intenderà bocciarle ritenendo inammissibile l’iter procedurale, io voterò contro chiedendo l’investitura dell’Avvocatura dello Stato, con la speranza che qualche consigliere regionale affronti l’argomento in aula.
A mio avviso gli editori ed i giornalisti hanno diritto ai sei mesi di rimborso stabilito dalla legge. All’uopo ho il piacere di comunicare che la commissione giuridica dell’Ordine nazionale ha inteso fare propria all’unanimità, la relazione sulla legge regionale dell’editoria del Molise, da me presentata in aula, girandola per le opportune decisioni all’esecutivo. Al centro del dibattito, in particolare, il famoso emendamento dei 40 mila euro, oggetto di riflessione, per non dire un’altra parola, dai rappresentanti dei giornalisti di tutt’Italia.
Un’altra bella figura di questo governo regionale. Inoltre, in merito ai rimborsi del 2014 sulla legge 2009, riparto che il Corecom ha deliberato due settimane fa, pare che le disponibilità immediate di cassa non ci siano. È possibile sapere dal presidente pro tempore di questa Regione, quando saranno pagati gli editori (e quindi i giornalisti) per somme anticipate quasi due anni fa (circa 400 mila euro)? In tutto questo, i depositari delle questioni non ordinistiche dei giornalisti e degli editori, hanno un pensiero o hanno paura a renderlo pubblico?
Vincenzo Cimino
Consigliere nazionale Odg
e Consigliere Corecom Molise