RIO DE JANEIRO (Brasile) – Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha rinnovato i suoi attacchi al giornalista Glenn Greenwald, tornando a minacciare per lui la prigione per aver pubblicato le intercettazioni delle telefonate tra l’attuale ministro della giustizia e personaggi coinvolti nella super inchiesta sulla corruzione Lava Jato.
Secondo i media locali, al presidente è stato chiesto durante una cerimonia militare se il giornalista potesse essere espulso dal Brasile in base a nuove regole annunciate il giorno precedente che prevedono l’espulsione immediata per gli stranieri ritenuti “pericolosi” o che violino la Costituzione.
Il presidente ha risposto che Greenwald non rientra nella casistica perché è residente in Brasile, sposato con un brasiliano, il legislatore David Miranda, e hanno adottato dei figli insieme. Ma Bolsonaro ha aggiunto che “forse sarà imprigionato qui in Brasile”.
Greenwald ha risposto con aria di sfida sul suo account Twitter. “Contrariamente a quanto afferma il presidente, non è (ancora) detto”, ha scritto. “Per trattenere qualcuno – ha aggiunto –, è necessario presentare prove a un tribunale che dimostrino che sia stato commesso un crimine. Quella prova non esiste”.
L’Associazione brasiliana di giornalismo investigativo ha condannato le parole del presidente sul possibile arresto di Greenwald. “Minacciando un giornalista che pubblica informazioni che non gli piacciono, il presidente promuove e istiga gravi attacchi alla libertà di espressione. Senza giornalismo libero, anche altre persone moriranno”. (ansa/ap)