ROMA – “Il ruolo dei giornali” nello scoprire e denunciare la corruzione “è fondamentale: spesso sono i cronisti a scoprire le irregolarità nei bandi o il taglio ‘sartoriale’ di alcuni di essi, sono le inchieste giornalistiche ad accendere i riflettori su alcuni scandali e a diventare la base per le successive indagini della magistratura”.
Lo ha affermato il presidente del Senato, Pietro Grasso, aprendo i lavori del convegno “I mezzi di informazione a sostegno della legalità, la stampa a garanzia di trasparenza, legalità, contrasto alla corruzione”, organizzato dalla Federazione italiana editori giornali e dalla Federazione concessionarie pubblicità.
“Ma andando oltre – ha proseguito la seconda carica dello Stato – si può trovare un ruolo ancora più importante: ci sono comportamenti che non si configurano come reato, ma che sono moralmente ed eticamente molto discutibili: in questi casi è solo grazie alla stampa che tali azioni possono emergere ed essere messe alla valutazione dei lettori e quindi dei cittadini. Aiutare a costruire una coscienza collettiva attenta, severa ed equilibrata, è un compito delicato e importante”.
Grasso ha poi ricordato che “tanti giornalisti in Italia, decisamente troppi, sono stati minacciati o in modo subdolo attraverso cause e querele temerarie o più direttamente in modo violento”. (AdnKronos)