FIRENZE – La redazione del Corriere Fiorentino ha affidato al Comitato di redazione un pacchetto di 5 giorni di sciopero, da effettuarsi anche in coordinamento con gli altri giornali locali del gruppo Rcs. «Durante il tavolo di confronto nella sede della Fieg a Roma tra l’azienda e i comitati di redazione dei dorsi locali – spiegano i giornalisti – siamo stati informati di nuove e più stringenti regole sui contratti a termine: regole che rischiano di minare non solo il destino dei colleghi legati a queste tipologie di contratto, ma anche i fisiologici meccanismi di avvicendamento all’interno della redazione».
Rcs ha annunciato la decisione, valida anche per tutti gli altri giornali locali del Corriere della Sera, di limitare a 5 mesi e 25 giorni all’anno la durata dei contratti a termine, con il solo obiettivo (dichiarato) di aggirare il cosiddetto “diritto di precedenza” in caso di assunzioni a tempo indeterminato che vengano effettuate nei successivi 12 mesi.
«Di fatto – commenta la redazione toscana – si tagliano così posti di lavoro al Corriere Fiorentino. Abbiamo letto le parole di Urbano Cairo, la sua volontà di investire sul Corriere Fiorentino e gli altri dorsi locali, ma intanto si è deciso per questa “regola” rigida che, oltre a ferire la vita delle persone, a cui improvvisamente viene cambiato e negato un futuro ed un contratto, va nella direzione opposta: i colleghi che da un giorno all’altro, nonostante le continue rassicurazioni dell’azienda, saranno espulsi dalla loro redazione sono professionisti su cui l’azienda ha investito spesso fin dalla nascita di questo giornale, portatori di valore, identità, senso di appartenenza all’azienda e visibilità a questa testata».
«La redazione del Corriere Fiorentino – ricordano i giornalisti – in questi quasi 10 anni di vita, ha cercato sempre di proporre ai propri lettori informazione di qualità, aderendo con convinzione e sacrifici a tutte le iniziative editoriali proposte dall’azienda. In questi mesi ci siamo trovati di fronte un secco no a qualsiasi forma di dialogo se non a promesse future poi disattese. Un no ad un rapporto costruttivo al fine di creare percorsi inclusivi e sostenibili per questi colleghi».
Per questi motivi, l’assemblea ritiene «inaccettabile e dannosa per il futuro di questo giornale e per i nostri lettori questa decisione unilaterale dell’azienda». L’assemblea dei redattori dà inoltre mandato al comitato di redazione di aprire, d’intesa con Associazione della Stampa Toscana e Fnsi, una vertenza sugli accordi aziendali dato che l’azienda li ha unilateralmente modificati e si riserva perciò altre azioni di protesta. (giornalistitalia.it)
Contratti a termine ridotti per aggirare il “diritto di precedenza” per le assunzioni