NOVARA – Il Corriere di Novara rinuncia al numero del sabato e, da trisettimanale che era, diventa bisettimanale. In edicola, rimangono il numero del lunedì (quasi interamente dedicato allo sport) e quello del giovedì (con ampi resoconti di cultura e politica).
La riduzione delle proposte editoriali è in realtà una razionalizzazione. Uscire con tre numeri la settimana obbliga a un organico e un’organizzazione del lavoro equivalenti a quelli di un quotidiano. Troppo per una testata di provincia che, come tutte le pubblicazioni, patisce la crisi del settore.
Il Corriere di Novara non perde copie di vendita anzi, in qualche passaggio, addirittura le aumenta. Ma le difficoltà economiche hanno penalizzato gli introiti pubblicitari che hanno fatto registrare diminuzioni, qualche volta, significative al punto da mettere a dura prova l’esercizio di bilancio.
I collaboratori hanno ricevuto la lettera dell’amministrazione che comunica la diversa scansione di uscita del giornale. I colleghi assunti a tempo pieno hanno avuto informazioni tempestive e dettagliate nel corso di un’assemblea alla quale ha partecipato il direttore Sandro Devecchi. Sono escluse limature dello stipendio per i dipendenti e il risparmio ottenuto è destinato a rinforzare il settore dell’on line, al quale vengono dedicate maggiori attenzioni.
Il Corriere di Novara è una delle testate più prestigiose nel panorama piemontese. Ha festeggiato i suoi 140 anni di vita con una serie di iniziative che hanno celebrato la sua nascita e il suo percorso nella vita della città. Storia illustre.
La sua nascita è dovuta all’iniziativa del tipografo Napoleone Lenta. Era il 1877, periodo ancora “risorgimentale” con il fresco trasferimento della capitale a Roma e con gli umori garibaldini che ancora attraversavano i dibattiti politici. A dirigere la testata l’avvocato Angelo Spattini. Il giornale era praticamente un quotidiano: usciva tutti i giorni eccetto la domenica. Si presentava con quattro facciate: due fogli “formato lenzuolo”.
Con questa struttura, la testata ha potuto resistere fino al 1878 quando hanno cominciato a farsi sentire la fatica e le difficoltà di proporre un notiziario giornaliero. Alcune volte (ma sempre più frequentemente) il giornale non è riuscito ad andare in edicola al punto da obbligare un restyling. Il Corriere di Novara si è trasformato in un settimanale con uscita la domenica.
Con l’affermazione del regime fascista, gli editori politicamente d’impronta liberale, hanno preferito sospendere le pubblicazioni destinate a riprendere vent’anni dopo, il primo maggio 1945.
Dal 14 aprile 1986 il giornale ha raddoppiato le uscite diventando bisettimanale: il lunedì e il giovedì. Il 3 dicembre 2005 un altro miglioramento con l’aggiunta del terzo numero, il sabato. Ma adesso occorre una pausa per riorganizzare il futuro. (giornalistitalia.it)