PERM’ (Russia) – La giornalista Anastasia Petrova, 36 anni, caporedattore del quotidiano “Delovoy Interes” (Interesse commerciale), è morta per Coronavirus all’Ospedale regionale di Prikamye, a Perm’, nell’estrema parte orientale della Russia europea, otto giorni dopo il ricovero. Lo ha confermato il Ministero della Salute al quotidiano on line 59.ru. Era stata ricoverata in ospedale il 23 marzo scorso per una polmonite e da quale giorno, sui social, aveva tenuto un vero e proprio diario sugli sviluppi della malattia.
Era stata lei, il 29 marzo, ad informare un’amica di sentirsi molto male, mentre il 2 aprile aveva comunicato che il secondo test al quale si era sottoposta era risultato positivo al Covid-19. Esito che aveva fatto scattare le misure di isolamento nei confronti della madre e delle altre persone che erano venute in contatto con lei.
«Oggi avrei dovuto trascorrere il primo giorno di vacanza», aveva esordito Anastasia, invece «mi ritrovo al primo giorno di malattia con la temperatura aumentata bruscamente di notte e il mal di gola e una forte tosse sopraggiunti la mattina. Ho chiamato un medico, ho riferito dei contatti con persone arrivate dall’estero (ne ho avuti tre, ma tutti sono arrivati più di 14 giorni fa) e mi son sentita dire “oh diavolo …”. Immediato il ricovero in ospedale e il ricorso al ventilatore polmonare. «Hanno misurato l’ossigeno nel sangue arterioso, hanno detto che non ho ancora bisogno del loro aiuto, ma che sono, comunque, a rischio», ha scritto ancora Anastasia. «Mi hanno detto di continuare a respirare ossigeno» è stato il suo ultimo post.
Anastasia Petrova lascia due bambini, Ilya di 12 anni e Yaroslav di 10, che ha cresciuto da sola e per i quali è subito scattata una gara di solidarietà per aiutare la nonna.
Intanto, il governatore della regione di Prikamye, Dmitry Makhonin, ha chiesto un’indagine sul caso per accertare il motivo per il quale, inizialmente, non era stato comunicato alla giornalista di aver contratto il virus. «È inaccettabile – ha sottolineato – nascondere informazioni al pubblico! Non dovremmo mentire alle persone!».
Profondamente addolorati i colleghi della giornalista: «Questo è il giorno più buio della storia di Delovoy Interes. Non ci credevamo quando i medici ci dissero che non potevano salvarla». (giornalistitalia.it)