In aumento copie vendute e abbonamenti on line. Se ne è discusso in Friuli Venezia Giulia

Coronavirus, meno social e più informazione

GORIZIA – «La pandemia del Coronavirus ha avuto sulla stampa in Italia un riflesso positivo con un aumento di copie vendute e di abbonamenti on line sia per i quotidiani nazionali che per quelli locali, come è il caso del Piccolo e del Messaggero Veneto; l’agenzia di stampa Ansa ha triplicato i numeri del proprio sito. Un fenomeno che dimostra la accresciuta esigenza di informarsi da parte dei cittadini e di farlo non attraverso i social». È emerso nel corso del webinar, video conferenza, “Cambiamento della percezione dei social nel periodo dell’emergenza sanitaria. Il ruolo dell’informazione”, organizzato dall’assessorato all’Università del Comune di Gorizia, di cui è titolare Chiara Gatti, e dall’Università degli Studi di Udine.
«I giornali hanno guadagnato lettori in questo periodo perché si cerca una informazione accreditata», ha indicato il direttore del Piccolo, Enrico Grazioli. D’altronde, «in Italia l’opinione pubblica si forma ancora con i grandi media», ha sottolineato il direttore del Messaggero Veneto, Omar Monestier.
Insomma, si è trasferita sui media ufficiali una quota di utenti che in precedenza attingeva informazioni dai social, in quell’area virtuale dove, come ha definito Nicola Strizzolo, docente di Comunicazione mobile e dei nuovi media all’Università degli Studi di Udine «si trova e si confonde informazione e intrattenimento. All’incontro hanno partecipato anche il presidente dell’Ordine dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia, Cristiano Degano, e altri docenti universitari. (ansa)

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