Di Pietro a Regione e autorità sanitarie: “Testi chiari e affidabili nei tempi consoni”

Coronavirus: “Anche in Molise dati utili entro le 18”

Giuseppe Di Pietro

CAMPOBASSO – «I media molisani, come quelli nazionali, stanno assolvendo nella fase emergenziale anche al ruolo di servizio pubblico e di comunicatori sociali; questo in situazione di grandi difficoltà operative, talvolta aggravate da comportamenti incomprensibili e di facile risoluzione». Inizia così l’appello di Giuseppe Di Pietro, presidente dell’Assostampa Molise, al commissario per la Sanità del Molise, Angelo Giustini, al direttore generale dell’Asrem, Oreste Florenzano, al presidente della Giunta regionale, Donato Toma, e al sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale, Quintino Pallante.
«Mi riferisco, in particolare, all’aggiornamento e alla qualità dei flussi informativi – spiega Di Pietro – che, in tutta Italia, Protezione civile, Regioni e Autorità sanitarie effettuano entro le 18. Non un orario scelto a caso, bensì quello che permette alle redazioni di elaborare i dati e divulgarli nelle edizioni serali e nelle pagine dei quotidiani».
Alle strutture amministrative e sanitarie molisane, dunque, «si chiede uno sforzo organizzativo in questa direzione, – incalza il presidente del sindacato dei giornalisti molisani – non per accendere sterili polemiche, ma nell’interesse dei cittadini. È opportuno ed essenziale avere testi chiari, affidabili, che riportano le notizie utili, come i numeri dell’epidemia, i comuni interessati e magari poche righe di accompagnamento. Il tutto nei tempi consoni, non alle ventidue o a mezzanotte».
In questo contesto, «la scorsa settimana, l’Associazione della Stampa del Molise aveva sollecitato la professionalizzazione del servizio informativo dell’Azienda sanitaria regionale attraverso un addetto stampa, quale passaggio indispensabile per validare le notizie divulgate e rendere più efficace la collaborazione con i media. La trasparenza, – chiosa Di Pietro – la diffusione di notizie rappresenta un valore aggiunto per l’amministrazione pubblica, non un orpello, e non dovrebbero essere le emergenze a metterlo in risalto». (giornalistitalia.it)

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