CATANIA – Il Consiglio nazionale del’Ordine dei giornalisti esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Lillo Venezia, ennesima vittima del Coronavirus. Aveva 70 anni ed era ricoverato all’Ospedale Garibaldi di Catania.
Nato il 24 febbraio 1950, Calogero Venezia era giornalista pubblicista iscritto all’Ordine di Sicilia dal 31 marzo 1978.
«Irriverente, mordace, caustico, battagliero, ma – ricorda il Cnog – coerente fino alla fine con i suoi ideali, al punto di finire a vivere con la pensione sociale, Venezia aveva anche militato nel sindacato dei giornalisti. Sei anni fa, infine, a Catania la rentrée con Vincino ad un dibattito sull’informazione libera, “sale” della professione».
Protagonista di alcune originali esperienze giornalistiche che aveva diviso prima con la militanza nei movimenti studenteschi e poi con l’impegno politico, Venezia era stato con Vincenzo Sparagna, Vincino Gallo e Andrea Pazienza tra i fondatori del Male, il settimanale satirico che negli anni Settanta pubblicava false prime pagine dei quotidiani.
Nel 1978 era poi passato a Lotta Continua, fino alla chiusura del giornale. Nel 1983 aveva seguito Pippo Fava nel periodico I Siciliani. Fu proprio Venezia a firmare nel marzo 1983 una delle ultime interviste al giudice Rocco Chinnici, ucciso a Palermo il 29 luglio dello stesso anno in un attentato con un’auto-bomba.
Venezia si era, quindi, dedicato a piccole altre iniziative giornalistiche mantenendo il suo tratto intellettuale ironico e curioso. (giornalistitalia.it)