Il Cnog propone per la Direttiva un richiamo al rispetto dei contratti collettivi di lavoro

Copyright: equo compenso per i giornalisti

Carlo Verna, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti

ROMA – Lo schema di Decreto Legislativo di attuazione della cosiddetta Direttiva Copyright (Direttiva UE 2019/790), che andrà ad aggiornare la legge italiana sul diritto d’autore, è stato al centro dell’audizione in video conferenza organizzata dal Ministero della cultura a cui hanno partecipato rappresentanti del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti.
Nel corso dell’incontro da parte del Cnog è stata evidenziata l’importanza del tema per il mondo del giornalismo e la necessità di coordinare il testo sottoposto a consultazione con l’istituto dell’equo compenso contro lo sfruttamento del lavoro giornalistico regolato dalla Legge n. 233/2012.
La distinzione tra i due istituti – l’equo compenso previsto dallo schema di Decreto per gli editori e l’equo compenso a tutela del lavoro giornalistico quale quota adeguata del primo – può essere assicurata con il richiamo proposto dal Cnog al rispetto dell’equo compenso nel settore giornalistico e dei contratti collettivi.
Ecco dunque il testo trasmesso al Ministero con l’aggiunta da parte del Cnog evidenziata in grassetto: «Le imprese editoriali, anche televisive, sia in forma singola che associata o consorziata, riconoscono all’autore dell’articolo giornalistico una quota adeguata dell’equo compenso di cui al comma 8, da determinare su base convenzionale nel rispetto dei contratti collettivi e dell’equo compenso nel lavoro giornalistico secondo criteri predeterminati che tengono conto del numero di visualizzazioni degli articoli e dei proventi percepiti per l’utilizzo online delle loro pubblicazioni di contenuto giornalistico da parte di prestatori di servizi della società dell’informazione». (giornalistitalia.it)

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