ROMA – Lo schema di Decreto Legislativo di attuazione della cosiddetta Direttiva Copyright (Direttiva UE 2019/790), che andrà ad aggiornare la legge italiana sul diritto d’autore, è stato al centro dell’audizione in video conferenza organizzata dal Ministero della cultura a cui hanno partecipato rappresentanti del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti.
Nel corso dell’incontro da parte del Cnog è stata evidenziata l’importanza del tema per il mondo del giornalismo e la necessità di coordinare il testo sottoposto a consultazione con l’istituto dell’equo compenso contro lo sfruttamento del lavoro giornalistico regolato dalla Legge n. 233/2012.
La distinzione tra i due istituti – l’equo compenso previsto dallo schema di Decreto per gli editori e l’equo compenso a tutela del lavoro giornalistico quale quota adeguata del primo – può essere assicurata con il richiamo proposto dal Cnog al rispetto dell’equo compenso nel settore giornalistico e dei contratti collettivi.
Ecco dunque il testo trasmesso al Ministero con l’aggiunta da parte del Cnog evidenziata in grassetto: «Le imprese editoriali, anche televisive, sia in forma singola che associata o consorziata, riconoscono all’autore dell’articolo giornalistico una quota adeguata dell’equo compenso di cui al comma 8, da determinare su base convenzionale nel rispetto dei contratti collettivi e dell’equo compenso nel lavoro giornalistico secondo criteri predeterminati che tengono conto del numero di visualizzazioni degli articoli e dei proventi percepiti per l’utilizzo online delle loro pubblicazioni di contenuto giornalistico da parte di prestatori di servizi della società dell’informazione». (giornalistitalia.it)
Il Cnog propone per la Direttiva un richiamo al rispetto dei contratti collettivi di lavoro