ROMA – Grande soddisfazione per il definitivo via libera del Consiglio dei ministri al decreto legislativo di recepimento della direttiva europea sul diritto d’autore, il cosiddetto copyright. Ad esprimerla è il sottosegretario all’Informazione e all’Editoria, Giuseppe Moles, vicepresidente dei senatori di Forza Italia, secondo il quale il Governo ha «così affermato un principio sacrosanto: le imprese editoriali devono ricevere un equo compenso per gli articoli di carattere giornalistico caricati sul web».
Il provvedimento, approvato ieri in via definitiva dal Governo, era stato emanato nell’agosto scorso è sottoposto ad un’ampia consultazione pubblica con le diverse realtà del settore. La stesura definitiva ha recepito, inoltre, le osservazioni espresse dalle commissioni parlamentari di Camera e Senato.
«Questa – sottolinea Moles – è la grande novità del recepimento dell’articolo 15 di mia competenza, ma poi convintamente condiviso da tutti e cioè che il diritto connesso degli editori ad un equo compenso è oggi previsto e normato».
Il sottosegretario all’Informazione e all’Editoria evidenzia che «il lavoro svolto è giusto ed equilibrato, addirittura forse un unicum in Europa, ed è stato il frutto di grande condivisione e partecipazione innanzitutto con il ministro Franceschini e con gli altri dicasteri a vario titolo coinvolti. Con questo recepimento abbiamo posto le basi per un nuovo inizio».
«L’Italia – commenta, dal canto suo, il ministro della Cultura, Dario Franceschini – recepisce la direttiva copyright e rafforza la tutela degli autori e degli artisti con norme chiare e meccanismi trasparenti e adeguati all’era digitale». «L’obiettivo di fondo – spiega Franceschini – è quello di adattare la legge sul diritto d’autore all’ambiente digitale contemporaneo, così da garantire maggiori tutele ai titolari dei diritti e, allo stesso tempo, nuove opportunità per l’industria creativa. Gli autori sono al centro di questo intervento senza il gesto creativo non ci sono contenuti: il valore autoriale, così come quello degli artisti interpreti ed esecutori, deve essere difeso, anche attraverso una maggior trasparenza dell’utilizzo delle opere da parte delle piattaforme digitali».
Soddisfatto anche il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Verna, secondo il quale «è un risultato importante per tutto il settore dell’editoria il via libera da parte del Consiglio dei ministri del decreto legislativo che recepisce la normativa europea sul diritto d’autore che impone la giusta remunerazione per chi produce contenuti giornalistici successivamente sfruttati dal web».
«Esprimiamo apprezzamento – afferma Verna – nei confronti del sottosegretario all’Editoria, Giuseppe Moles, a cui dobbiamo gran parte del decreto in oggetto. Riteniamo necessario, però, che tale risultato sia prodromico di una nuova legislazione per il giornalismo, sulla quale il confronto è indifferibile. Se il giornalismo è l’ossigeno per la democrazia, norme che ne favoriscano la qualità, dalla riforma dell’accesso alla professione, all’equo compenso, al contrasto delle querele bavaglio, sono indispensabili». (giornalistitalia.it)
Moles, Franceschini e Verna sul recepimento della direttiva europea in Italia