ROMA – Il quotidiano l’Unità si appresta a pubblicare un numero straordinario per non perdere i diritti sulla testata e ne affida la direzione responsabile al senatore Primo Di Nicola del Movimento 5 Stelle. Il 25 maggio dello scorso anno, a firmare il quotidiano fondato da Antonio Gramsci, ex organo ufficiale del Partito Comunista Italiano, era stato addirittura Maurizio Belpietro, sollevando l’indignazione di tre ex direttori de l’Unità, Emanuele Macaluso, Furio Colombo e Giuseppe Caldarola, con il solito Vittorio Feltri dispiaciuto che non sia toccato a lui: «Se me lo avessero chiesto, l’avrei fatto anch’io… Chiudere i giornali non mi piace, mi interessa casomai aprirli».
L’articolo 7 della legge sulla stampa n. 47 dell’8 febbraio 1948 prevede, infatti, che “l’efficacia della registrazione di una testata giornalistica cessa qualora, entro sei mesi dalla data di essa, il periodico non sia stato pubblicato, ovvero si sia verificata nella pubblicazione una interruzione di oltre un anno”.
Inoltre, l’articolo 100, IV comma, della legge sulla protezione del diritto d’autore prevede che “il titolo del giornale, delle riviste o di altre pubblicazioni periodiche non può essere riprodotto in altre opere della stessa specie o carattere, se non siano decorsi due anni da quando è cessata la pubblicazione del giornale”.
«Primo di Nicola, importante e autorevole firma del giornalismo italiano, – annuncia, la società editoriale Unità srl – assumerà la direzione del giornale in vista della pubblicazione del numero straordinario de l’Unità che uscirà nelle prossime settimane».
Nato a Castellafiume (AQ) il 18 ottobre 1952, Di Nicola vive a Roma ed è giornalista professionista iscritto all’Ordine del Lazio dal 17 febbraio 1980. Per 30 anni ha lavorato al settimanale L’Espresso, fino al 2014 quando è andato in pensione. Nello stesso anno ha continuato a lavorare alla versione on line del Fatto Quotidiano e dal 2016 ha diretto per circa un anno il quotidiano Il Centro di Pescara.
È stato eletto senatore alle Politiche del 2018 nel collegio uninominale di Pescara, nel Movimento 5 Stelle.
“Senza stipendio, senza contributi e senza sussidio di disoccupazione” l’ultimo appello, nel marzo scorso, dei 26 giornalisti del quotidiano l’Unità, di proprietà della Piesse, che – tranne l’annuale numero obbligato – ha cessato le pubblicazioni, ma non ha ancora licenziato i suoi dipendenti. (giornalistitalia.it)