ROMA – Scade alle ore 17 del 28 aprile il termine di presentazione delle richieste di contributo per nuovi contratti di assunzione a tempo indeterminato di giornalisti under 36 previsti all’articolo 1, comma 375, della legge 30 dicembre 2021 n. 234, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024”. I contributi istituiti nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, per il successivo trasferimento al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri, si riferiscono al “Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria” con dotazione pari a 90 milioni di euro per l’anno 2022 e di 140 milioni di euro per l’anno 2023.
La misura è volta a favorire l’assunzione con contratti a tempo indeterminato di giovani giornalisti e professionisti con età non superiore ai 35 anni, attraverso un contributo forfettario a favore dei datori di lavoro appartenenti alle imprese editoriali di quotidiani e periodici, anche di nuova costituzione, alle agenzie di stampa e alle emittenti televisive e radiofoniche locali, entro il limite di 3 milioni di euro, che costituisce tetto di spesa, nel rispetto del regolamento (UE) n. 1407/2013 relativo all’applicazione degli aiuti de minimis.
Il contributo è riconosciuto ai datori di lavoro appartenenti alle imprese editoriali di quotidiani e periodici, anche di nuova costituzione, alle agenzie di stampa e alle emittenti televisive e radiofoniche locali, con: indicazione nel registro delle imprese del codice di classificazione ATECO prevalente e/o primario con le seguenti specificazioni: per le imprese editoriali di quotidiani: 58.13 (edizione di quotidiani); per le imprese editoriali di periodici: 58.14 (edizione di riviste e periodici); per le agenzie di stampa: 63.91 (attività delle agenzie di stampa); per le emittenti radiofoniche locali: 60.10 (trasmissioni radiofoniche); per le emittenti televisive locali: 60.20 (attività di programmazione e trasmissioni televisive); iscrizione al Registro degli Operatori della Comunicazione (ROC), istituito presso l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
Il contributo è riconosciuto nella misura di 8.000 euro per ogni assunzione di giovani giornalisti e professionisti con età non superiore a 35 anni in possesso di qualifica professionale, opportunamente attestata nel campo della digitalizzazione editoriale, informazione e documenti informatici, comunicazione e sicurezza informatica, servizio on line e trasformazione digitale, anche nel campo dei media. Il contributo concorre alla formazione del reddito e, quindi, è soggetto a ritenuta.
I soggetti che intendono accedere al contributo per l’anno 2022 possono presentare apposita domanda esclusivamente per via telematica, attraverso un’apposita procedura disponibile nell’area riservata del portale impresainungiorno.gov.it, accessibile cliccando sul link “Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l’informazione e l’editoria” -> “Contributo per nuovi contratti di assunzione a tempo indeterminato di giornalisti e professionisti under 36” del menù “Servizi on line”, previa autenticazione tramite il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), Carta Nazionale dei Servizi (CNS), Carta d’Identità Elettronica (CIE).
È previsto l’invio di una sola domanda per impresa richiedente, relativa a tutte le assunzioni perfezionatesi entro il 31 dicembre 2022. La domanda deve essere firmata digitalmente dal legale rappresentante dell’impresa esclusivamente con firma CAdES. In caso di errore, sarà possibile, per tutta la durata di apertura dello sportello, presentare una nuova domanda che annulla la precedente.
A seguito di richiesta di chiarimenti da parte di Confindustria Radio Televisioni, il Dipartimento Editoria presso la Presidenza del Consiglio ha evidenziato che, in assenza di apposita clausola di non cumulabilità, le misure relative all’assunzione a tempo indeterminato di giovani professionisti con competenze digitali e alla trasformazione di contratti a tempo determinato, risultano compatibili con i contributi disciplinati dal D.P.R. n. 146/2017 (articolo 4 del D.P.C.M. 28 2022).
La non cumulabilità deriva, fra l’altro, dalla diversa finalità delle due discipline volte, rispettivamente, nel caso del DPR 146/17 ad individuare un numero minimo di lavoratori e giornalisti dipendenti, quale requisito di ammissione e quantificazione a tale beneficio; nel caso dei contributi di cui all’art. 4 del D.P.C.M. 28 settembre 2022, invece, essi sono volti “ad incentivare l’ingresso di giovani professionisti qualificati nel campo dei nuovi media” e a” promuovere la stabilità dell’occupazione”, secondo quanto previsto dalla legge istitutiva del Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria. (giornalistitalia.it)
Entro il 28 aprile le domande per beneficiare del Fondo Straordinario per il 2022