ROMA – Tre richieste di condanna sono state avanzate dal pm Francesco Dall’Olio nel processo che vede imputati in tribunale il deputato del Pdl Antonio Angelucci e i rappresentanti legali di due società in relazione ai finanziamenti pubblici percepiti (e in parte bloccati) dai quotidiani “Libero” e “il Riformista” negli anni passati.
Quattro anni di reclusione sono stati sollecitati per l’imprenditore, mentre 3 anni e mezzo ciascuno sono stati chiesti per i referenti delle società “Editoriale Libero” ed “Edizioni Riformiste” Arnaldo Rossi e Roberto Crespi.
Truffa tentata (dal 2008 al 2011) per il conseguimento delle erogazioni pubbliche e falso sono i reati contestati dalla Procura, mentre è da considerare prescritto il reato di truffa consumata riferita agli anni 2006 e 2007. Per questa vicenda, nel giugno del 2013, la Guardia di Finanza eseguì un sequestro preventivo di 20 milioni di euro nei confronti delle due società editrici che, stando all’ipotesi accusatoria, avrebbero dichiarato di appartenere a proprietari diversi per aggirare la norma che impedisce all’editore di più testate di richiedere distinti contributi pubblici. Un’argomentazione che le difese sono pronte a respingere quando prenderanno la parola nella prossima udienza fissata per l’autunno. (agi)
Per i finanziamenti pubblici (in parte bloccati) ai quotidiani “Libero” e “il Riformista”