PARIGI (Francia) – I dipendenti dell’agenzia France Presse hanno votato ieri sera la prosecuzione per altre 24 ore dello sciopero cominciato martedì sera. Da tre giorni nessun lancio della Afp ha più raggiunto i clienti francesi dell’agenzia.
Resta attivo soltanto il flusso di informazione verso i clienti internazionali. I sindacati hanno dichiarato lo sciopero dopo che il presidente, Emmanuel Hoog, ha deciso di dare disdetta a tutti gli accordi aziendali – 117 in tutto – che regolamentano fra l’altro l’orario di lavoro, la settimana corta, i riposi compensativi, gli straordinari, le trasferte, le missioni e la politica dei giornalisti espatriati.
Per il SNJ, il Sindacato nazionale giornalisti, si tratta di una “decisione inedita” e di un “atto di ostilità inaccettabile” da parte dell’azienda. All’Agence France Presse – 2.260 fra giornalisti, poligrafici e dirigenti amministrativi – gli accordi tema per tema e settore per settore si sono accumulati negli anni, fin dalla creazione dell’agenzia nel 1944.
Dal novembre 2013, i dirigenti hanno chiesto una rinegoziazione di tutti gli accordi in vigore nell’azienda con l’obiettivo di raggiungere un accordo unico che armonizzi l’orario di lavoro e le ferie (44 giorni attualmente per i giornalisti contro circa 50 per i poligrafici), tenga conto dell’evoluzione generale e fissi un meccanismo unico di indicizzazione degli stipendi.
L’assemblea si è data appuntamento oggi pomeriggio per un nuovo voto. (Ansa)
Prorogato di altre 24 ore per protestare contro la disdetta degli accordi aziendali