BOLOGNA – «Il Gruppo Amodei è irremovibile sulla decisione di trasferire a Roma le testate della Conti Editore, della quale detiene la proprietà. Giornali storici come Autosprint, Motosprint, Auto, AM e In Moto che hanno sede a San Lazzaro di Savena fin dalla nascita: Autosprint ha festeggiato da poco il compimento dei 60 anni e Motosprint dei 40». A denunciarlo è l’Assostampa Emilia Romagna, che spiega, nel dettaglio, la situazione: «Il secondo incontro con la proprietà, avvenuto mercoledì scorso a San Lazzaro, non ha modificato quanto già affermato la settimana prima a Roma: i 12 giornalisti impiegati nella sede di via del Lavoro dovranno prendere servizio nella capitale, presso il palazzo di Piazza Indipendenza in cui ha sede il Corriere dello Sport, testata leader del Gruppo, sconvolgendo così la propria vita personale».
«Quasi tutti – incalza l’Aser – hanno famiglia e un’età superiore ai 50 anni – cosa che renderebbe difficoltoso trovare un nuovo impiego in alternativa – ma è ancora lontana dalla pensione».
Il terreno su cui oggi sorge la sede della Conti – 18.500 m2 – verrà destinato a edilizia residenziale e a un grande parco, – spiega l’Assostampa – come previsto da un accordo tra il Comune di San Lazzaro, la Conti Editore e la Poligrafici Il Borgo di proprietà dello stesso editore, firmato il 21 aprile 2011.
«Presto cominceranno a entrare in azione le ruspe – fa notare l’Aser – e tutti i dipendenti verranno spostati: i giornalisti a Roma, mentre i grafici e gli amministrativi verranno trasferiti di pochi chilometri, da San Lazzaro a Bologna, presso la Poligrafici Il Borgo che ha sede alle Roveri. Verrà così aggirata la clausola che condiziona la concessione al Gruppo dei permessi di costruzione, alla rilocalizzazione “prioritariamente nel Comune di San Lazzaro di Savena delle attività delle imprese” interessate alla riqualificazione dell’area».
«La definizione troppo fumosa, dunque, – conclude l’Assostampa Emilia Romagna – rischia di costare cara ai giornalisti, che si appellano alla sindaca di San Lazzaro, Isabella Conti, erede dall’amministrazione precedente anche di questa grana. Se la Conti non parla con la Conti (!) auspichiamo che, dopo un primo colloquio avuto mesi fa con una rappresentanza dei giornalisti, intenda dare risposta alle richieste di incontro inviatele via mail dai colleghi della Conti Editore e dall’Associazione Stampa dell’Emilia-Romagna».
L’Assostampa Emilia Romagna: “12 giornalisti dovranno sconvolgere la propria vita”