MILANO – “La casa editrice Condé Nast – dopo avere aperto un tavolo per verificare la ricollocabilità dei giornalisti in chiusura di testata, avere poi ventilato la possibilità di una cassa integrazione e avere quindi inviato a sorpresa tre lettere di licenziamento, cui i giornalisti hanno risposto con uno sciopero (licenziamenti poi sospesi, al pari dello sciopero, ndr) – respinge la proposta di aprire una nuova solidarietà a tutela dei posti di lavoro e decide unilateralmente di mettere cinque persone in cassa integrazione a zero ore”.
È quanto denunciano, in un comunicato sindacale, i giornalisti della Condé Nast, impegnati da mesi in una delicata vertenza.
“Il sindacato e l’assemblea dei giornalisti Condé Nast – proseguono – si dichiarano assolutamente contrari a questa decisione e non disponibili ad avallarla, in quanto ritengono i colleghi perfettamente ricollocabili e registrano piuttosto un sottodimensionamento dell’organico che smentisce la presenza di 13 esuberi sostenuta dall’azienda”.
“Preso atto della situazione, – concludono i giornalisti – il Cdr con l’appoggio del sindacato vigilerà attivamente per evidenziare e contrastare ogni irregolarità, dal ricorso eccessivo agli straordinari alla presenza di abusivi nelle redazioni”. (giornalistitalia.it)
No di sindacato e assemblea alla cassa integrazione a zero ore per 5 colleghi